giovedì 20 novembre 2025

Profezia di 190 anni fa sui 2 Leoni, in atto OGGI!

 


Sebirblu, 19 novembre 2025

Certo è  che  la  sfrontatezza  del Maligno  nello  sfidare  il Cielo  non  ha  alcun  limite, dal momento che l'8 maggio scorso ha osato far sì che Francis (2) Robert Prevost, continuatore soft dell'usurpatore Bergoglio, venisse elevato al soglio di Pietro, altrettanto furbescamente.

Ha pensato, infatti, che sarebbero stati numerosi i cattolici nel mondo a pensare che ‒ proprio nel giorno della solenne celebrazione della Madonna di Pompei e della prima apparizione dell'Arcangelo Michele nella grotta del Gargano (ved. QUI) ‒ la nuova elezione non sarebbe stata truffaldina come la precedente, perché protetta da due "pesi massimi" come la Madre S.S. e il Principe delle Milizie celesti!

E invece No! Perché l'Altissimo ha permesso che tutto accadesse in quel giorno speciale, per proteggere la Sacra Istituzione fondata da Suo Figlio, dall'ulteriore assalto demoniaco che stava per consumarsi all'insaputa della cecità di gran parte del mondo.

L'Eterno Padre, in quell'otto maggio, ha posto il Popolo di Dio sotto la protezione sicura della Regina del Rosario e di San Michele Arcangelo come baluardi invincibili della tradizione cristiana bimillenaria.

Come scriverò più avanti, si pensi che la storia che racconterò ha avuto il suo inizio esattamente nell'anniversario della morte di sant'Agostino da Tagaste (il 28 agosto 490 d. C.), coincidente in modo incredibile con l'Ordine a cui appartiene il nuovo pseudo papa.

Ma non è tutto, perché la scelta di "Francis 2" Prevost di chiamarsi Leone XIV indica il suo intento di seguire e indirizzare il suo "pontificato" sulle orme di Leone XIII, ricalcando pari pari le "aperture moderniste" già avviate da Francesco 1, col pretesto della "Rerum Novarum" (ved. QUI) sulle innovative questioni sociali della Chiesa, per dare ancor più "fumo negli occhi" al popolo cattolico che il nuovo corso dottrinale potesse rientrare nella norma.

Non ci si dimentichi, però, che Leone XIII fu soprattutto il famoso papa della terribile visione avuta sull'altare, dove assistette all'acceso scambio verbale tra il Cristo e il demonio, il quale avrebbe preso possesso della Santa Sede con l'ottenuto permesso di agire per 100 anni prima della sua sconfitta finale. (Ved. QUI, al post scriptum e QUI la vicenda eccezionale).

Fu in quell'occasione che Leone XIII scrisse la supplica di protezione della Chiesa a San Michele Arcangelo che avrebbe dovuto, da quel 13 ottobre 1884 in poi, essere recitata al termine di ogni Messa. Tale decreto fu abolito purtroppo col Concilio Vaticano II che concretizzò il piano satanico del disfacimento della Sacra Istituzione e che "Francis 2" si è ben guardato dal ristabilire...




Ma ecco ciò che emerge ORA dal passato di 190 anni fa:

L'incredibile profezia dei due Leoni di suor Patrocinio.

C'è una storia che, come un seme dimenticato nella terra ha attraversato due secoli e atteso nel buio il tempo stabilito da Dio per germogliare e portare frutto in mezzo alla tempesta.

È la storia di suor Patrocinio, conosciuta anche come "la religiosa delle piaghe" e delle sue visioni straordinarie di cui la seconda annunciante una profezia destinata proprio ai nostri giorni.

È necessario fare un salto indietro nella turbolenta Spagna all'inizio del XIX secolo. La piccola Maria Josefa de los Dolores Anastasia de Quiroga Capopardo nacque, infatti, nel 1811 in pieno conflitto napoleonico.

La sua nascita era già segnata dal soprannaturale. Abbandonata dalla madre alla neve e al gelo, fu miracolosamente salvata dal padre che, seguendo una voce misteriosa, la trovò ancora viva.

Sin dalla sua tenera età, la piccola ebbe un incontro speciale con la Vergine Maria che l'adottò spiritualmente e le predisse una vita consacrata. Nonostante le difficoltà familiari e la perdita precoce del papà, la bimba coltivò questo appello intimo.

Elevatasi in bellezza e corteggiata da illustri pretendenti, rifiutò persino un'unione di grande prestigio per seguire la sua vocazione religiosa che, ben presto, l'avrebbe fatta entrare nell'Ordine delle Concezioniste Francescane.

Durante il noviziato iniziarono delle insolite manifestazioni mistiche. Apparvero le stigmate sul suo corpo ed altre ferite inguaribili seguite da estasi quotidiane, visioni, e da una particolare celeste apparizione.

Tali esperienze erano accompagnate da intense prove spirituali, compresi i continui tormenti che ella attribuiva alle forze diaboliche. Un evento fuori dall'ordinario e cruciale segnò la sua vita il 13 agosto 1831.

Al convento del Cavalier de Garcia a Madrid, durante la preghiera pomeridiana, suor Patrocinio ebbe una visione in cui le apparvero la Madre di Dio e l'Arcangelo Michele. Secondo quanto da lei riferito alle consorelle e ai direttori spirituali, quest'ultimo gli offrì concretamente una piccola immagine sacra.




Non si trattava solo di una visione interiore o simbolica, ma di un dono tangibile. La stessa Vergine parlò alla religiosa, spiegandole che quella raffigurazione avrebbe portato il titolo di Nostra Signora dell'Oblio, del Trionfo e della Misericordia.

La Madonna le spiegò il significato profondo di questo titolo trino:

‒ l'Oblio rappresentava la dolorosa realtà dell'umanità, che aveva dimenticato Dio e Lei stessa.

‒ il Trionfo annunciava la certezza della Vittoria finale del Bene nonostante le apparenti sconfitte temporanee.

‒ la Misericordia esprimeva l'Amore senza limiti che avrebbe sempre prevalso sul Giudizio nei cuori aperti alla conversione.

Le testimonianze dell'epoca riportano il fatto portentoso che, alla fine dell'estasi, l'emblema sacro fu trovato fisicamente tra le mani di suor Patrocinio.

Le claustrali presenti poterono constatare che la piccola effigie della Madre S.S. con l'Infante Gesù tenuto sul suo braccio destro non esisteva nella stanza prima della sua esperienza mistica.

L'origine inspiegabile della raffigurazione fu vista subito come un apporto prodigioso. Durante la visione estatica, la Madonna fece delle promesse specifiche collegate alla venerazione del Sacro Segno.

‒ Chiunque l'avesse onorato con devozione sincera avrebbe ricevuto una speciale copertura nei tempi di tribolazione della Chiesa.

‒ La Vergine Maria assicurò abbondanti grazie di conversione anche in punto di morte per quanti si fossero rivolti a lei sotto il titolo di Madonna del Perdono.

‒ Ella promise la massima consolazione nei momenti di dolore e soccorso contro le tentazioni del demonio.

Questa immagine miracolosa si trova attualmente nel convento delle Concezioniste francescane a Gadalajara, in Spagna, dove suor Patrocinio trascorse gli ultimi anni della sua vita.



Suor Patrocinio, al secolo Dolores Quiroga (1811-1891),
nota come "la Monaca delle piaghe". Ved. QUI.

Ma c'è un altro episodio mistico ancor più significativo, che riveste un'importanza decisiva per la nostra storia riguardante il tempo presente.

Nella serata del giorno celebrativo di Sant'Agostino, nel 1835, quando la comunità si ritirava per la notte, suor Patrocinio entrò in un'estasi mirabile.

Secondo la testimonianza di madre Pilar che era presente e riuscì a farsi raccontare il contenuto senza reticenze, si trattava di una visione molto criptica ma evidentissima per il periodo attuale.

L'estasi durò dalle dieci di sera fino all'una del mattino. Durante questo tempo, suor Patrocinio era come fuori di sé. Ogni tanto il suo viso si illuminava e mostrava una grande gioia. Altre volte sembrava ascoltare con grande attenzione proferendo solo poche parole.

La visione che ella descrisse era di una complessità simbolica eccezionale.

Vide la Regina del Cielo seduta con il Divino Bambino fra le braccia che appariva addormentato. Era circondata da quattro Dottori della Chiesa e molti altri santi.

Di fronte a questa assemblea celeste comparvero due leoni:

‒ uno era segnato da una croce sulla fronte e appariva stranamente immobilizzato.

Suor Patrocinio lo delineò come incapace a muoversi e a malapena in grado di agitare la coda o qualche zampa; era costretto a rimanere fermo nonostante gli sforzi visibili.

‒ l'altro manifestava una metamorfosi inquietante... Si trasformava in un serpente... La visione evidenziava una dura contrapposizione tra loro.

Allorché il leone contrassegnato dalla croce rivolse il suo sguardo al Bambino Gesù invitandolo a scuotersi dal sonno, avvenne un cambiamento, tanto che l'animale riuscì a muoversi come se dal Divino Pargolo prendesse nuovo vigore, lottando con più forza.

Il culmine della visione venne raggiunto nell'attimo in cui la Madre S.S. pose suo Figlio direttamente sul dorso del felino "crociato", perché all'istante si produsse la piena vittoria di questi.

Intanto, anche i due personaggi* misteriosi che si trovavano alle sue spalle, uno dei quali aveva anch'esso una croce, si unirono alla lotta e tutto si trasformò in gioia e lode a Dio.

In un particolare momento dell'estasi, suor Patrocinio esclamò con chiarezza: "Ciò significa che le preghiere dei fedeli sostengono la fiera regale."

Questa esclamazione fornisce la chiave interpretativa basilare dell'intera visione.



L'immagine rappresenta la visione avveratasi di suor Patrocinio, con la presenza di Padre Charbelo del Messico, che è stato il primo di sei sacerdoti a riconoscere il "Leone di Maria" come Grande Prelato, all'insaputa di Padre Alessandro. Ved. QUI e QUI

Il leone con la croce, simbolo della Vera Chiesa di Cristo e del suo Pastore (Gesù viene chiamato infatti Leone di Giuda in Ap. 5, 5) raffigura l'attuale battagliero "Leone di Maria" o Grande Prelato ‒ don Alessandro M. Minutella ‒ che, sebbene da nove anni sia "paralizzato" dalle persecuzioni e dagli ostracismi impostigli, viene "rivitalizzato" direttamente dal Cielo, tramite le preghiere del "Piccolo Resto" rivolte alla Madre S.S.

Solo alimentato da questa corrente di intercessione e mantenendo lo sguardo fisso al Cristo, egli può rinvigorirsi ed affrontare vittoriosamente le forze avverse.

La sua battaglia continua contro la pseudo Chiesa di Roma usurpata da Satana, prima fronteggiando Bergoglio e le sue eresie profanatrici, ed ora più che mai svelando le insidie del suo epigono Prevost che ha voluto chiamarsi (guarda caso!) Leone XIV, ossia "Francis 2", come nuovo Falso Profeta annunciante la venuta dell'Anticristo. Ved. QUI, QUI e QUI.

I due personaggi misteriosi alle spalle del leone segnato in fronte, e partecipi alla lotta, raffigurano sicuramente i due testimoni che spesso don Alessandro nel tempo ha menzionato, ossia Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. 

E chi fra loro è stato maggiormente contrassegnato dalla croce? Senza ombra di dubbio Karol Wojtyla, come efficacemente spiegato QUI.

Invece, il leone antagonista e ingannatore trasformatosi in serpente, apparso nella visione a suor Patrocinio, non è altri che il mellifluo e pericoloso Leone XIV che sta portando a compimento l'opera nefasta e distruttiva del suo predecessore, nonché mentore argentino, per distruggere la Vera Fede Cattolica trasmessa da Pietro e dagli Apostoli.

Sembra incredibile vero? Eppure è proprio così per chi è attento ai fatti e non alle forme, le quali vengono propinate in continuazione a chi non ha occhi d'anima per vederci chiaro.

È scritto che il Nemico di Dio negli ultimi tempi avrebbe confuso e raggirato, se ne avesse avuto la possibilità, anche gli eletti. E tale possibilità gli viene sempre fornita dall'orgoglio spirituale e dalla convinzione di saper discernere tutto correttamente, senza valutare i frutti per riconoscere l'albero, portando alla cecità, ossia alla "potenza d'inganno" di cui parla san Paolo. (Cfr. QUI e QUI).



Grande Raduno del 29 giugno 2025 a Monza (MI) del "Piccolo Resto" cattolico.

Conclusione

Come è possibile che ancora, malgrado le numerose profezie giunte a noi da santi, mistici e papi (come quella di Benedetto XVI QUI, sulla Nuova Chiesa Mistica che già sta formandosi) ci si ostini a non voler scorgere la "Mano di Dio" sul riconoscimento di don Alessandro M. Minutella a Guida indiscussa del "Piccolo Resto" cattolico, identificandolo come Leone di Maria o Grande Prelato?

Cosa può spingere diverse anime ad allontanarsi da questa nuovissima e benedetta Aggregazione sotto l'égida di Maria Santissima se non l'ottusità, la mancanza di fede e la presunzione sorretta dall'orgoglio di "sentirsi" nel giusto?

E poi, non si sa forse che «l'Unione fa la Forza» e che soprattutto san Paolo disse che "La Carità (o l'Amore) Tutto scusa, Tutto crede, Tutto spera, Tutto sopporta..."? (Da 1Corinti 13, 7; ved. QUI).

I tradimenti, gli abusi subiti, le calunnie spietate e i fatti accaduti dal 2016 a difesa della Vera Chiesa cattolica, apostolica e romana di Cristo sono una medaglia al valore per l'eroico sacerdote siciliano che ben merita di essere il condottiero voluto dal Cielo (cfr. QUI, QUI e QUI) per salvare il "Piccolo Resto" fedele dalla rovina anticristica, così come Giosuè lo fece per guidare il popolo eletto alla Terra Promessa.

Ad Maiorem Dei Gloriam

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Nessun commento:

Posta un commento