venerdì 9 luglio 2021

Destinato SOLO a chi ha ORECCHI per UDIRE!

 


Sebirblu, 9 luglio 2021

Nel mare magnum dei video che sempre più compaiono sulla rete mi è capitato ultimamente di sentire asserzioni come questa: «Gesù era un uomo iper-moderno; un grande scienziato...» e non dalla voce di qualche oscuro personaggio ma da un signore molto conosciuto per i suoi filmati, conferenze e quant'altro, sul campo ufologico e "spiritual-religioso".

Si tratta di Pier Giorgio Caria che, sebbene in buona fede (almeno spero), continua a propalare dichiarazioni "libere" e discutibili sul Cristo e sui Vangeli che diventano tossiche per diverse anime sprovvedute, ma anelanti di sapere.

I tre filmati che seguono, iniziando con quello più datato, in cui egli addirittura riporta dal minuto 6:10 le parole di Eugenio Siragusa riguardo alla presenza fisica di Gesù sulla Terra sin dagli anni '50 (che avrebbe pure pranzato con G. Bongiovanni), per poi andare al secondo, dove viene detta la frase su esposta, e infine all'ultimo, inerente al pensiero degli extraterrestri sul Cristo stesso, esigono un mio preciso intervento almeno per salvare il salvabile.

Purtroppo l'uomo è ancora talmente legato alla materia che, invece di elevarsi verso il divino, spogliandosene, preferisce entrare nel compromesso cercando di "abbassare" la Divinità al suo livello, proprio come ha fatto e continua a fare Bergoglio, la pseudo-guida della Chiesa Cattolica.

Non è un caso, infatti, che la corrente ufologica iniziata dal contattista E. Siragusa, proseguita poi con il suo discepolo (ribelle) "stigmatizzato" Giorgio Bongiovanni e la collaborazione attivissima di P. G. Caria, sia concorde perfettamente con le "scelte" dottrinali del Falso Profeta, assiso abusivamente sul soglio di Pietro.

Per visualizzare questi video sugli smartphone, cliccare QUI, QUI e QUI.








È stata proprio questa serie di travisamenti della Realtà, come già avevo esposto QUI e QUI riguardo alle distorsioni blasfeme di Marina Tonini sulla figura del Cristoche si sarebbe ammogliato e non sarebbe morto sulla crocea spingermi a chiarire con l'aiuto dell'ultrafanìa (ved. QUI) l'assoluta Divinità dello Stesso e il Suo mirabile "lascito" per la Salvezza dell'umanità intera. 


Chiarimenti entelici* sulla Divinità del Cristo

(*ved. QUI e QUI al post scriptum; ndr) 


Che vale dire all'uno o all'altro, or qua or là: l'Unigenito rappresenta un individuo perfetto "in materia alimentata da Spirito" quando questo individuo perfetto aveva una tale materia da non proiettare ombra, ed un tale peso specifico da non lasciare orma sulla rena?

Quando questo individuo perfetto in materia, rivolto a Dismas, disse: "In Verità, in Verità ti dico: oggi siederai alla Mia destra in Paradiso"; Egli aveva giudicato, assolto e premiato Dismas. Quale uomo poteva fare ciò?

Che dire  dell'Uomo perfetto che,  come  aveva  predetto,  lasciò distruggere il tempio (il corpo fisico; ndr) per ricostruirlo dopo tre dì, cioè, dopo aver preannunziata la propria fine, risorse, ossia rinacque per Potenza, risuscitò.

È necessario analizzare, e non superficialmente, il movimento cristico.

Egli, Figlio di Maria, non chiama Maria «madre» ma «donna»; e, quando fanciullo, ricercato e ritrovato nel Tempio, venne rampognato, disse a Maria: "Perché cercarMi, quando Io devo occuparMi delle cose del Padre Mio?" La discussione nel Tempio non può rappresentare un fatto paranormale, ma rappresenta un fatto potenziale.

La trasformazione dell'acqua in vino col suo significato sostanziale inerente alle nozze di Spirito (che è contenuto QUI; ndr) non raffigura una forma di ipnosi collettiva, ma un fatto realmente avvenuto, un fatto specifico, controllato.



"Il miracolo delle Nozze di Cana" di Morgan Weistling

Il miracolare non ha niente in comune col guarire, ché taluno potrebbe dire: ancor oggi, talvolta, imponendo le mani si possono provocare guarigioni.

Disse l'Unigenito allo storpio della piscina probatica*  "Alzati e cammina e fa di non più peccare onde non ti accada di peggio". Egli inceneriva le colpe, purificava e ammoniva: ciò non è da uomo perfetto in materia perfetta, ma da Potenza Assoluta.

(Questo brano importantissimo del Vangelo è stato completamente stravolto da Bergoglio, insieme all'altro appena menzionato dall'Entele Maestro sul piccolo Gesù ritrovato al Tempio coi dottori della Legge: ved. QUI; ndr). 

Né ci si può richiamare all'argomentazione del flusso magnetico emanante da Lui, poiché quando Egli si rivolse ai Dodici dicendo "Andiamo a destare Lazzaro che dorme", pur essendo da questi lontano, sapeva che era trapassato e, infatti, Marta disse: "Tu giungi in ritardo, egli è là da quattro dì e pute già". Il Cristo aveva atteso che la materia fosse dissolta per poter provare la Sua Potenza: riassociare, risuscitare.

Né sono questi i soli argomenti bastanti di per sé stessi a convincere sulla Divinità dell'Unigenito e sulla contemporaneità della Sua Essenza con quella del Padre e dello Spirito Santo. Altra materia necessita trattare, svolgere, analizzare, confutandola, per poter persuadere le masse.

Ciò che giunge a voi dal Vangelo rappresenta pur sempre ed unicamente un quantum necessario per voi umani, ma appena percepibile.

Dovrei parlare a molti «dotti» che potrebbero intendere il terribile significato del Mio dire; parlerò un giorno, poi lascerò che il seme riscaldato dal Padre, non da loro stessi, germogli nell'ora della dipartita, quando nel profondo dell'ego la visione di una vita vana ed inutile si presenterà terrorizzando. (Ved. QUI; ndr).

Allora il Cristo sarà riconosciuto! Allora vi sarà la conversione! L'immagine di Dismas perdonato mentre era crocifisso illuminerà la tenebra di quelle anime che diranno: «Padre, perdona!»


Tiziano Vecellio - "Il Cristo e il Buon Ladrone"

Discutere? È vano; voi dite «controproducente». I denigratori che, mancando di fede, cercano e intendono avvicinarsi al Padre attraverso il normale, piuttosto che al Divino, sono destinati a ricredersi nell'ora della trasformazione dal chiuso all'Infinito.

Il Vangelo fa testo e contiene un preciso e costante fulcro di Luce, di Potenza e di Amore che in ogni movimento dell'Unigenito è un indistruttibile Raggio Creatore, assolutamente impossibile da trovare, per la sua stessa perfezione, in un individuo umano vivente.

Per voi è difficile compenetrare il significato di una concezione superiore. Chiese Pietro al Cristo: «Perché parli in forma così difficile, perché usi sempre la parabola che per noi è inafferrabile?» ‒ rispose l'Unigenito: «Così parlo perché abbiano a capire solo coloro che vi sono destinati». (Cfr. QUI; ndr).

Per assimilare un certo tipo di concetto è necessario transitare per un numero indefinito di gradini, di stadi, che corrispondono all'evoluzione di ciascun individuo; diversamente, tale concetto non potrà essere recepito e compreso.

La conoscenza del Cristo si raggiunge non leggendo i Vangeli, ma compenetrandoli, il che è differente. Non affrontate mai il negatore o l'ignaro con troppe parole, poiché distruggereste il terreno stesso sul quale seminate.

Più che attraverso il suono di una parola è necessario portare la Luce là dove vi è la tenebra, la conoscenza laddove c'è l'ignoranza per mezzo di un «silenzio operoso».

(Ma a volte, come in questo caso, anche con gli scritti, affinché il Vero emerga dalla palude melmosa nella quale è sprofondato l'essere umano; ndr).


(Ed ecco, le "pietre miliari" di tutto l'insegnamento cristico; ndr):


Le Parole prime

L'Umanità è corrotta, è in subbuglio, è in scoordine e, nello scoordine, chiede nuove prove, nuovi miracoli, nuove manifestazioni della Potenza eterna. I disquisitori, i sillogisti, i superbi, ritenendosi certi della propria superiorità, osano confutare, obliando  quelle  che  l'Unigenito  definisce  le  Sue  Parole  Prime.

Per "Parole Prime" si intende il primo complesso di azioni e di ammaestramenti elargiti dal Cristo; termini sui quali come su indistruttibili fondamenta, si ergeranno progressivamente le scale dell'evoluzione umana.

Ed ecco la massa umana avida, altezzosa, caina utilizzare la violenza per giungere al soddisfacimento dei propri appetiti e delle proprie aspirazioni.

Quali sono queste Parole Prime? È indispensabile per voi conoscerle, al fine che in seguito le possiate trasmettere alle genti.

NOVE sono i moti che le compongono: TRE sono assiomi; SEI sono postulati; tutto il rimanente del moto cristico, le parabole e i miracoli, devono essere considerati dei corollari. Esse costituiscono un complesso granitico indistruttibile su cui è basata quella Verità che si osa contraddire e che ci si dichiara incapaci si afferrare, di concepire, di comprendere.

Quali sono questi assiomi? Ho detto TRE:

) "Io sono la Via, la Verità, la Vita".

) "Chi mangia la Mia carne e beve il Mio sangue dimora in Me ed Io in lui".

) "Non si vive di solo pane".

Assioma! Egli è "la Via, la Verità, la Vita ". Infatti, Egli vi insegnò e vi insegna il Cammino, non attraverso una menzogna o eventuali opportunismi, ma in assoluta dedizione. È la Vita in quanto è Egli solo che mantiene in ognuno di voi, in ognuno di Noi, il palpito vitale animico.

Assioma! "Chi mangia la Mia carne e beve il Mio sangue dimora in Me ed Io in lui". Non carne e sangue intesi come tali, ma come principio sostanziale, basilare, come concezione. Evidentemente chi segue l'ammaestramento del Maestro giunge a vivere la Sua vita, vive con Lui e in Lui, ed il Maestro si compiace dell'allievo e (a Sua volta) vive in lui nella sua opera e per la sua opera.

Assioma! "Non si vive di solo pane". Il corpo può avere ed ha necessità di alimento, ma l'alimento fisico considerato a sé stante sarebbe come un veleno se non venisse tonificato da un elemento elevatore, sublimizzante, da un'opera superiore. Il sublime raffigura ciò che l'ossigeno è per il vostro corpo fisico: una necessità impellente e indiscutibile.


"Se tu sei il Figlio di Dio... dì a queste pietre che diventino pane"...

E i postulati quali sono? SEI:

) La Manifestazione nel tempo, quella che voi chiamate ingiustamente "nascita". (Cfr. QUI, QUIQUI e QUI; ndr). Ammaestramento tacito ma incontrovertibile e possente. La prova raggiunta, concretizzata, dell'Umiltà e della Povertà!

) La Discussione coi dottori nel Tempio, la prova raggiunta della Sapienza.

) Il Discorso della Montagna con le Beatitudini, il Percorso della vita umana per uno spirito puro, l'insegnamento indispensabile e insostituibile, la Luce portata nella tenebra, la spinta che può riportare nel moto colui che vi era stato estromesso.

) La Salita al Golgota, la Misericordia! Gesù cadde tre volte, tre volte si risollevò. Egli non è intransigente, conosce la fragilità della materia umana e consente che si possa cadere e risollevarsi, per non più di tre volte.

) La Crocifissione, l'Amore, il Perdono! "Padre, perdona loro perché non sanno ciò che fanno", ché se sapessero di crocifiggere il Figliuol Tuo diletto non lo farebbero. Giustificazione, perdono amore!

) La Risurrezione, Potenza!

E allora, fratelli, di fronte a queste Parole Prime, di fronte a questi assoluti, come osare il dubbio? Come ardire di affermare: "Non riesco a comprendere, non riesco a capacitarmi"?

Ognuno di voi ha in sé stesso la Scintilla dell'Unigenito (ved. QUI, QUI e QUI; ndr), ognuno di voi ha quindi la capacità analitica necessaria per arrivare più o meno vicino alla Verità, però, anche qualora tale capacità fosse limitata, si può raggiungere pur sempre un punto che Io azzardo a definire sufficientemente avanzato sulla via evolutiva.

Colui che nega per preconcetto, o si autodefinisce incapace per lo stesso motivo, va considerato come un peccatore volontario, sciente e cosciente e, perciò, se il salvarlo si presenta difficile, sarà opportuno che egli trovi la propria ora nella sequenza dei cicli evolutivi.

Monito all'umanità quindi, monito alle coscienze e spinta verso un'ascesa che non può mancare, poiché la Misericordia è tuttora in atto e l'Amore dell'Unigenito vi parla dalla Croce del Golgota.

                                                                                                                        (L'Entele Maestro)




(Ecco, direttamente, le Sue Parole sublimi; ndr):

Raggio Cristico

In Verità, in Verità vi dico: cambiarono i tempi, ma non cambiarono le coscienze. L'uomo chiede nuovi miracoli, vuole nuovi concetti, aspetta nuove parole e intanto dimentica le Parole Mie Prime.

In Verità, in Verità vi dico: cambiarono e cambieranno i tempi, ma Io non cambierò le Mie parole se non quando la coscienza dell'umanità avrà cessato di patteggiare con Satana.

Generazione perversa (quella iniziata dal Cristo stesso, quale "secondo Adamo", fino ai giorni nostri; ndr) che cerchi nella violenza il soddisfacimento dei tuoi appetiti e delle tue aspirazioni, vuoi tu forse crocifiggerMi di nuovo?

Se non cesserai dal voler servire due padroni, ti staccherò da Me e ti punirò fino all'attimo in cui dovrò distruggerti col fuoco. Ho insegnato a dimorare in Me, ho insegnato l'Umiltà, ho insegnato la Carità, l'Obbedienza e l'Amore, eppure ci si stacca da Me dominati dalla superbia, dall'ira, dall'odio, dalle passionalità.

Oh, uomini! Dovete rinascere di Spirito e perciò passare per la Via che vi ho tracciata con le Parole Mie Prime! Coloro tra voi che saranno fedeli e attivi operai del Padre Mio e Padre vostro ebbero ed hanno da Me la promessa di soccorso umano e di immortalità nei Cieli, per gli altri, prometto il ritorno sulla via del castigo.

Vi do la Mia Pace.

                                                                                                                         Ego Sum Qui Sum



Conclusione


Con tali Divine Parole chiudo questo articolo, sperando e affidando allo Spirito Santo, il Quale "Soffia dove Vuole", l'altissimo ammaestramento riportato, affinché faccia chiarezza in qualche anima confusa dalle arti ingannevoli del Maligno, sempre pronto ad appropriarsene.


Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Brani estratti da "Scintille dall'Infinito" – vol. 1° – ed. Il Cenacolo, QUI.


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