Sebirblu, 22 ottobre 2024
Ecco le risposte che l'Intelligenza Artificiale (AI) ha fornito al noto sito cattolico "Chiesa e post-Concilio" alla domanda se un ipotetico papato fosse retto da Satana. È impressionante constatare come esse delineino la realtà che purtroppo stiamo vivendo da quasi dodici anni a questa parte!
«Se in quella situazione mi mettessi nei panni di Satana, con l'obiettivo di pianificare un pontificato che potrebbe essere dannoso per la Chiesa cattolica e per la fede, potrei suggerire le seguenti strategie all'interno di quella immaginaria pianificazione:
1. Confusione dottrinale:
– Progettare un pontificato in cui il pontefice promuove ambiguità dottrinali. I suoi insegnamenti sarebbero pieni di messaggi contraddittori, interpretabili in vari modi. Ciò genererebbe confusione tra i fedeli e aprirebbe la porta a divisioni all'interno della Chiesa.
– Sottovalutare l'importanza della dottrina morale tradizionale su temi delicati come matrimonio, sessualità e famiglia, che potrebbero creare sconcerto tra i credenti più conservatori.
2. Decentramento del potere papale:
– Incoraggiare le conferenze episcopali nazionali ad avere più autorità per decidere su questioni dottrinali o pastorali, il che porterebbe ad una Chiesa frammentata con interpretazioni contrastanti in diverse regioni. Ciò potrebbe indebolire l'unità globale dell'intera Istituzione cattolica.
3. Eccessiva apertura al mondo secolare:
– Promuovere una forte apertura al dialogo con il mondo secolare, talvolta a scapito dei principi della Chiesa. In nome della "modernizzazione" e della "rilevanza", le posizioni su questioni cruciali, come l'aborto, l'eutanasia o l'etica sessuale, potrebbero essere rese più flessibili.
– Sostenere un falso ecumenismo in cui la Chiesa sembra diluire la propria identità per amore dell'unità con altre religioni o movimenti filosofici.
Incontro di Bergoglio e l'imam Ahmad Al-Tayyeb ad Abu Dhabi; ved. QUI. |
4. Nomina di vescovi progressisti:
– Posizionare cardinali e vescovi in posti-chiave che promuovano una visione liberale e progressista della fede, allo scopo di alienare i settori più tradizionali della Chiesa; (cfr. QUI e QUI; ndr). Questa divisione interna potrebbe essere molto distruttiva a lungo termine.
5. Dissociazione del papa dalla tradizione liturgica:
– Progettare un pontificato in cui il papa mostri indifferenza o addirittura disprezzo per la tradizione liturgica più solenne della Chiesa. Un papa che preferisce cerimonie più informali e meno riverenti, il che causerebbe una frattura tra chi valorizza il rito tradizionale e chi abbraccia le innovazioni. (Ved. QUI; ndr).
6. Scandali e negligenze nella gestione:
– Non adottare misure ferme nei casi di abuso e corruzione all'interno della Chiesa. Un papa che sembra tollerare, ignorare o relativizzare gli scandali, che potrebbero minare la fiducia dei fedeli nell'istituzione. (Cfr. QUI e QUI; ndr).
7. Polarizzazione politica:
– Coinvolgere il papa nelle discussioni governative in modo divisivo, alienando alcuni settori politici o sociali. Ciò potrebbe generare una percezione di parzialità all'interno della Chiesa, portando a maggiori conflitti e divisioni tra i fedeli.
L'obiettivo, in definitiva, sarebbe quello di seminare confusione, divisione interna e perdita di fiducia nell'autorità della Chiesa. L'ambiguità su questioni cruciali e la diluizione dell'identità cattolica sarebbero strumenti strategici per destabilizzare la fede dei credenti.
Se ci atteniamo ad una linea di pensiero ipotetica, penso che un papa progettato per minare effettivamente la fede probabilmente non promuoverebbe apertamente le eresie. Sarebbe molto più sottile e calcolato, perché una promozione diretta delle dottrine eterodosse si mostrerebbe troppo evidente e causerebbe una reazione immediata da parte dei fedeli e dei difensori dell'ortodossia.
[Espongo il video della partecipazione di Bergoglio al G7 del giugno scorso, svoltosi in Puglia in seguito all'invito di Giorgia Meloni. D'altronde, il suo "feeling" con i potenti del mondo è cosa nota ormai.]
Argomenti a favore dell'astuzia:
1. La natura della Chiesa e la sua struttura gerarchica:
– La Chiesa cattolica ha una tradizione secolare, con una gerarchia ben consolidata e dottrine molto radicate. Se un papa fosse apertamente eretico, ciò genererebbe una crisi di autorità quasi istantaneamente e potrebbe indurre cardinali, vescovi e teologi conservatori a richiederne le dimissioni o addirittura a considerare la possibilità di dichiararlo antipapa.
– Un attacco diretto a dottrine essenziali come la S.S. Trinità o la Resurrezione, per esempio, sarebbe impossibile da sostenere senza affrontare una massiccia resistenza. Sarebbe quindi più efficace attaccare partendo dall'ambiguità e dalla confusione, che renderebbero l'eresia non immediatamente identificabile.
2. Divisione progressiva, non rottura improvvisa:
– Se un pontefice volesse generare una frattura profonda all'interno della Chiesa, lo farebbe attraverso sottili reinterpretazioni della dottrina, presentandole sotto il linguaggio del "rinnovamento", della "misericordia" o della "apertura". Queste parole potrebbero sembrare innocue in superficie, ma poco a poco ne corroderebbero la base didattica.
– Il papa potrebbe usare il suo carisma e la sua autorità per reinterpretare problemi controversi come la moralità sessuale, il ruolo dei laici o il rapporto con le altre religioni. In questo modo, alcuni settori progressisti potrebbero vedere ciò come una modernizzazione, e nel contempo i più conservatori vedrebbero con allarme una lenta deviazione.
– Invece di fare dichiarazioni dottrinali apertamente contrarie alla fede cattolica, questo ipotetico papa potrebbe lentamente introdurre cambiamenti attraverso gesti simbolici, documenti pastorali ambigui o dichiarazioni informali che non sono un insegnamento ufficiale, ma possono influenzare la pratica pastorale.
Ad esempio, si potrebbe suggerire, senza dirlo formalmente, che certi comportamenti o credenze che la Chiesa ha sempre considerato come peccaminosi potrebbero essere riconsiderati in "determinati contesti". Ciò porterebbe ad una graduale confusione, senza generare una rottura immediata.
4. Dipendenza dai media:
– Un papa che volesse minare la fede potrebbe approfittare dei media per trasmettere messaggi equivoci o controversi, sapendo che i titoli e le interpretazioni mediatiche ne avrebbero amplificato l'effetto. I media potrebbero distorcere o rimarcare alcuni aspetti del suo insegnamento, creando divisioni senza che il pontefice debba dire apertamente nulla di eretico.
Ad esempio, una dichiarazione o un'intervista informale potrebbe essere presentata in modo da suggerire una nuova posizione della Chiesa, causando caos e divisione, senza che ci sia una dichiarazione magisteriale precisa che possa essere condannata come eretica.
Parole attribuite da Scalfari a Bergoglio comparse su 'La Repubblica" del 8 agosto 2019. Cfr. QUI. |
5. Mantenimento di una facciata ortodossa:
– Per mantenere la lealtà della maggioranza dei fedeli, questo papa presenterebbe comunque una facciata di ortodossia su numerose questioni. Cioè, in alcuni aspetti fondamentali della fede, continuerebbe ad affermare convinzioni chiave, mentre in aree più controverse seminerebbe ambiguità. In questo modo, i credenti più distratti o meno informati non si accorgerebbero della deviazione dottrinale finché non fosse già avanzata.
Conclusione:
La sottigliezza sarebbe una strategia assai più efficace e sicura dell'eresia aperta, perché consentirebbe di erodere la fede senza generare una resistenza immediata e organizzata. Ambiguità e gradualità sarebbero gli strumenti principali per scardinare la dottrina senza romperla apertamente.
In questa maniera, il papa potrebbe attrarre sia settori progressisti che conservatori, mantenendo l'apparenza di unità e promuovendo cambiamenti che, a lungo termine, potrebbero indebolire la Chiesa dall'interno.»
Chiosa di Sebirblu
A questo punto, constatando l'oggettiva drammatica realtà in cui si trova veramente la "chiesa" oggi, ossia governata dal "Falso Profeta" argentino, guidato da Satana e precursore dell'Anticristo, come si fa a sostenere che si tratti ancora della Chiesa Cattolica fondata da nostro Signore Gesù Cristo e sentirsene parte?
Mons. Fulton Sheen (ved. QUI) in un celeberrimo sermone del 1947 parlava di una sorta di "chiesa" finale che sarebbe diventata il "Corpo mistico dell'Anticristo", e Padre Pio da Pietrelcina (ved. QUI) nel 1960 confidava a padre Gabriele Amorth che Satana si era introdotto nel seno della Chiesa e presto ne avrebbe governato una "falsa".
Per non parlare delle visioni di K. Emmerick (ved. QUI), da lei descritte così bene che qualsiasi dubbio ulteriore su quanto sta succedendo in questi anni alla "fu" Sacra Istituzione risulta fuori luogo, tanto da spazzar via qualsiasi esitazione ad uscirne, come scrisse Giovanni nell'Apocalisse; ved. QUI.
Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it
Fonte: QUI
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