martedì 4 maggio 2021

2013‒2021, 8 anni... Il Pendolo batte l'ORA di DIO

 

Sebirblu, 4 maggio 2021

Recentemente il bravo giornalista Cesare Sacchetti ha pubblicato un arguto articolo che invito a leggere QUI, perché l'analisi generale da lui presentata sull'irruzione del comunismo in Italia proveniente dalla Cina (che non esclude nemmeno la pesante interferenza del nostro paese nelle elezioni americane) rivela come l'acquiescenza del nostro governo abbia permesso, fra le altre cose, che il porto di Taranto divenisse di proprietà cinese.

Questa strisciante impronta rossa che sta insinuandosi sempre più nel tessuto sociale, politico e religioso, specialmente da quando Bergoglio (che è stato posto in modo fraudolento sul trono di Pietro; ved. QUI, QUI e QUI) la asseconda (ved. QUI), completa e avvalora lo scritto che segue, risultato di un'acuta osservazione effettuata sia da me, con qualche piccolo intervento personale, che da un sito del Québec dal quale spesso attingo per effettuare i miei post.

Ho  tradotto  liberamente  e  abbreviato,  per  restare  in  tema, soltanto  alcune  parti del testo originale anche se, a prima vista, può apparire incongrua la descrizione evangelica  della  Presentazione  di  Gesù  al Tempio,  ma  se si osserva  il puzzle  nella sua interezza si scopre che ogni tessera è messa al posto esatto per far emergere che NULLA è da imputare al "caso" ma tutto rientra nel grande scenario di questi tempi apocalittici.

La Purificazione della Chiesa

(ossia del Corpo Mistico)

«Quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, il giorno della Candelora (ved. QUI), Maria andò al Tempio, secondo la tradizione, per purificarsi e consacrare Suo Figlio a Dio. Fu in quella circostanza che ebbe luogo la prima rivelazione pubblica sul Messia.

Il profeta Simeone che attendeva la liberazione d'Israele (dalla schiavitù dello spirito in cui era caduto  il popolo  dopo  la  ribellione  iniziale;  ved. QUI, QUI e QUI; ndt) è il protagonista privilegiato di quell'evento. Davanti alla Luce Vera che aspettava di contemplare da tanti anni, egli si commosse, colmo di gratitudine.

Bisogna essere un po' matematici e molto bene informati sullo svolgersi dei tempi messianici per comprendere l'ampia portata di tal breve passaggio: la legge mosaica, infatti, riteneva le donne "impure" dopo il parto, prescrivendo loro di recarsi al tempio alla distanza di 40 giorni, se puerpere di un figlio maschio, con lo scopo di purificarsi.

Orbene, se si addiziona questo periodo all'arco di tempo maturatosi dall'annuncio dell'angelo Gabriele a Zaccaria (per la nascita di Giovanni Battista; ved. Lc. 1, 5-25), si arriva ad un totale di 70 settimane. Questa cifra viene menzionata da Geremia in 25, 11-14 e soprattutto da Daniele in 9, 2 e 21-24.




Gabriele spiegò che quello spazio temporale era necessario "affinché la Giustizia di Dio potesse manifestarsi".

Simeone, il cui nome significa: "Dio ha udito" aspettava lui stesso la Consolazione d'Israele, ossia la liberazione descritta da Isaia al cap. 40, annunciante la Salvezza a tutte le nazioni. Indotto dallo Spirito si recò al Tempio, alla dimora di Dio in Terra.

E fu là che si compì l'incontro tanto atteso della promessa! Egli prese il Bimbo tra le mani, affettuosamente, sapendo che era la Luce giunta dal Cielo per tutti... Sì, lo sapeva, e lo trasmise. Il suo sguardo era stanco per l'uso fattone: scrutare, osservare, attendere... e poi, finalmente, vedere in quell'Infante il Salvatore dell'umanità...

Il suo compito come "sentinella" terminò. La felicità che sentiva in sé gli permetteva ormai di andarsene, di scomparire... 


Giotto: "La Presentazione di Gesù al Tempio" 

[Già avevo parlato dell'importanza del N° 40, QUI e QUI, ed ora proseguo con le osservazioni insite nell'articolo che sto traducendo; ndt]:

40 giorni imperversò il Diluvio prima di intravedere un po' di terra asciutta.

40 giorni di tempo ebbe la gente di Ninive per pentirsi prima di essere risparmiata dalla sciagura.

40 anni il popolo d'Israele vagò nella landa desertica del Sinai, con a capo Mosè, prima di entrare nella Terra Promessa.

40 giorni il Cristo rimase nel deserto prima di iniziare la sua predicazione.

40 giorni dalla Risurrezione di Gesù passarono prima della Sua Ascensione.»

Perciò,  il  numero 40  (il 4 è cifra chiusa in se stessa; ndt)  indica  un  limite  massimo di purificazione, oltre il quale inizia un periodo nuovo raffigurato dal "5". (Infatti, 40+1=41 che addizionato teosoficamente diventa un 5, mostrante con la sua "ala" un'apertura verso l'alto; ndt).

[In questo 2021 si compiono pure i 40 anni delle apparizioni di Medjugorje, iniziate il 24 giugno 1981. Su di esse e sulla loro validità ho avuto un'intuizione tanti anni fa come ho esposto QUI. Anche tale evento quindi suggerisce una svolta, divenendo un "5" dopo il 24-6-2021. Ndt]. 

Considerando questa logica, e visto che ci troviamo nel tempo corrispondente proprio alla "Passione finale della Chiesa", o meglio, del suo Corpo Mistico, in quale punto cronologico saremmo ora nel 2021? [Invito a scaricare su questo tema il testo di Luisa Piccarreta QUI; ndt].  

[Dopo 8 anni di pseudo pontificato, composti da un 7 ‒ ciclo evolutivo completo ‒ più un uno (7+1=8) si ha come risultato un ricominciamento. Dobbiamo quindi aspettarci un cambio di paradigma. Nella simbologia cristiana l'ottavo giorno indica la Trasfigurazione, il Nuovo Testamento. (Cfr. QUI).

Principiando a contare dalla domenica, il dì del Signore, scorre la settimana nei 6 tempi della Creazione arrivando poi al 7° giorno, il sabato. L'ottavo, cioè il n° 8, annuncia quindi l'eternità, la Resurrezione del Cristo e quella dell'uomo; ndt].



Se risaliamo a 40 anni fa, cioè al 1981, possiamo accorgerci che proprio in quell'anno, il 13 maggio, si verificò un pesante attacco alla Chiesa nella persona del suo più eminente rappresentante: Giovanni Paolo II, vittima di un attentato.

Ora, in questo 2021, il giorno dell'Ascensione cade proprio il 13 maggio. Potrebbe essere il termine ultimo della purificazione della Chiesa? O quantomeno un Segno sulla fine del suo Calvario?

[Oppure potrebbe coincidere con il "Sollevamento/Rapimento" del "Piccolo Resto" come scritto da San Paolo? Ved. QUI, QUI, QUI e QUI; ndt].

La prossima data del 13 maggio avrebbe realmente ogni possibilità di essere molto particolare, se non altro perché celebrativa della prima apparizione di Nostra Signora di Fatima nel 1917.

Ma non c'era solo il vecchio Simeone al Tempio quale testimone dell'incontro col futuro Salvatore, anche la profetessa Anna figlia di Fanuel, era presente.

Ella lodava Dio e parlava a coloro che aspettavano il riscatto di Gerusalemme. La prima Alleanza era giunta alla fine del suo corso (quella pattuita da Mosè; ndt) e lei, avendo riconosciuto in Gesù il Messia tanto atteso, annunciava a quelli che volevano ascoltarla Chi era veramente quel Bambino.

La saggia Anna, portavoce di Dio, aveva 84 anni, l'equivalente di 7 volte 12. Nel simbolismo biblico dei numeri, il 7 rappresenta l'evoluzione e il 12 l'universalità (o la perfezione, se si sommano le due cifre (1+2=3), come dice il detto latino "omnia trina perfecta sunt"; ndt).

Mentre Simeone, uomo probo e pio, raffigura l'attesa degli israeliti e il compimento della Venuta dell'«Unto», inviato dall'Altissimo (con le 70 settimane dall'annuncio a Zaccaria, come suddetto; ndt), Anna simboleggia l'aspettativa delle genti nel loro complesso (7 volte 12, come il numero degli Apostoli che a loro volta personificano le 12 tribù d'Israele, vale a dire tutta l'umanità; ndt).

Entrambi i profeti, uomo e donna, sono l'emblema dei popoli giusti e ferventi che onorano il Cristo Redentore nel luogo sacro del Tempio (ovvero il loro cuore), nell'assenza colpevole dei sacerdoti che, invece, avrebbero dovuto essere i primi a riconoscerLo.



E come Simeone è congiunto ad Anna nell'aver contemplato il Divino Bambino, così, nel medesimo modo in cui siamo arretrati di 40 anni focalizzando l'attentato al Papa nel 1981, analogamente possiamo risalire il tempo di 84 anni arrivando al 1937 e rintracciando in quell'anno lo stesso comune denominatore di attacco alla Chiesa: ovvero il Comunismo.

Fu proprio allora, infatti, che Pio XI pubblicò l'enciclica "Divini Redemptoris", nella quale si condannava il comunismo come "flagello satanico", chiedendo di resistergli "in faccia" senza cercare compromessi di alcun tipo.

E pensare che solo due mesi più tardi perveniva al papa la lettera del confessore di Suor Lucia di Fatima, mons. Manuel Maria Ferreira da Silva, che gli trasmetteva il desiderio della Signora dei Cieli di consacrarLe collegialmente la Russia e di chiedere ai fedeli la devozione riparatrice dei primi sabati del mese. Inutile dire che Pio XI "dimenticò" la missiva nel cassetto...

[Il motivo del perché non venne mai accolta la richiesta di Maria, né rivelato il Terzo Segreto, è spiegato QUI, QUI e QUI; ndt].

Riporto alcuni estratti di quell'enciclica che metteva in guardia severamente dai pericoli e dai danni che avrebbe causato il comunismo ateo arrivato fino ai nostri giorni con la mondializzazione e il socialismo così caro a Bergoglio... e con lui al silenzio della Chiesa (ormai fittizia; ndt) in questo tempo di pandemia in cui Satana sta realizzando l'ultimo atto per asservire l'umanità.»


Pio XI (Achille Ratti) 1857-1939


"Venerabili Fratelli, salute e Apostolica Benedizione.

1. – La promessa di un divino Redentore illumina la prima pagina della storia dell'umanità; e così la fiduciosa speranza di tempi migliori lenì il rimpianto del «paradiso» perduto e accompagnò il genere umano nel suo tribolato cammino, «finché nella pienezza dei tempi» il Salvatore del mondo, venendo sulla terra, compì l'attesa e inaugurò una nuova civiltà universale, la civiltà cristiana, immensamente superiore a quella che l'uomo aveva fino allora laboriosamente raggiunto in alcune nazioni più privilegiate.

2. – Ma la lotta fra il bene e il male rimase nel mondo come triste retaggio della colpa originale (ved. QUIQUI, QUI, e QUI; ndr); e l'antico tentatore non ha mai desistito dall'ingannare l'umanità con false promesse. Perciò nel corso dei secoli uno sconvolgimento è succeduto all'altro fino alla rivoluzione dei nostri giorni, la quale o già imperversa o seriamente minaccia, si può dire, dappertutto e supera in ampiezza e violenza quanto si ebbe a sperimentare nelle precedenti persecuzioni contro la Chiesa. Popoli interi si trovano nel pericolo di ricadere in una barbarie peggiore di quella in cui ancora giaceva la maggior parte del mondo all'apparire del Redentore.

3. – Questo pericolo tanto minaccioso, Voi l’avete già compreso, Venerabili Fratelli, è il «comunismo bolscevico» ed ateo che mira a capovolgere l'ordinamento sociale e a scalzare gli stessi fondamenti della civiltà cristiana.

4. [...] Fin dai tempi in cui i circoli colti pretesero liberare la civiltà umana dai legami della morale e della religione, i Nostri Predecessori attirarono l'attenzione del mondo apertamente ed esplicitamente alle conseguenze della scristianizzazione della società umana. [...]

8. ‒ Il comunismo di oggi, in modo più accentuato di altri simili movimenti del passato, nasconde in sé un'idea di falsa redenzione. Uno pseudo-ideale di giustizia, di uguaglianza e di fraternità nel lavoro, pervade tutta la sua dottrina, e tutta la sua attività d'un certo falso misticismo, che alle folle adescate da fallaci promesse comunica  uno slancio e un entusiasmo contagioso,  specialmente in un tempo  come il  nostro,  in cui  da una distribuzione difettosa  delle cose  di  questo mondo  risulta una miseria non consueta. Si vanta anzi questo pseudo-ideale come se fosse stato iniziatore di un certo progresso economico, il quale, quando è reale, si spiega con ben altre cause, come con l'intensificare la produzione industriale in paesi che ne erano quasi privi, valendosi anche di enormi ricchezze naturali, e con l'uso di metodi brutali per fare ingenti lavori con poca spesa. [...]

12. ‒ Che cosa sarebbe dunque la società umana, basata su codesti fondamenti materialistici? Sarebbe una collettività senz'altra gerarchia che quella del sistema economico. Essa avrebbe come unica missione la produzione dei beni per mezzo del lavoro collettivo e per fine il godimento dei beni della terra in un paradiso in cui ciascuno «darebbe secondo le sue forze, e riceverebbe secondo i suoi bisogni». Alla collettività il comunismo riconosce il diritto, o piuttosto l'arbitrio illimitato, di aggiogare gli individui al lavoro collettivo, senza riguardo al loro benessere personale, anche contro la loro volontà e persino con la violenza. In essa tanto la morale quanto l'ordine giuridico non sarebbero se non un'emanazione del sistema economico del tempo, di origine quindi terrestre, mutevole e caduca. In breve, si pretende di introdurre una nuova epoca e una nuova civiltà, frutto soltanto di una cieca evoluzione: «una umanità senza Dio». [...] (QUI, l'intero testo)."



«È importante notare che questa lettera fu pubblicata e dedicata intenzionalmente (nella sua parte conclusiva) a San Giuseppe (protettore della famiglia umana; ndr) il 19 marzo 1937, proprio nello stesso giorno in cui veniva intronizzato il Falso Profeta, Bergoglio, sul seggio di Pietro...

E per completare la parabola, dopo 84 anni da allora, questo 2021 è consacrato sorprendentemente a San Giuseppe!

Il 19 marzo 2013, pressoché tutto il mondo pensò che fosse stato eletto un papa vicino ai poveri, semplice, visto come uno che stesse facendo un passo a 180° tornando alla tradizione... Sono passati otto anni... in pochi si sono accorti a tutt'oggi dell'inganno... e ancor meno sono a conoscenza che Bergoglio ha rinunciato ad essere chiamato "Vicario di Cristo"...»




[Ha scritto Silvana De Mari su «La Verità»: "Se non è e non vuole essere il Vicario di Cristo, allora sarebbe corretto si trovasse un nuovo lavoro. E invece no. Bergoglio continua a farsi considerare papa. Il fatto che non sia più Vicario di Cristo permette alla parola "Cristo" di non comparire, cioè permette che Cristo sia lasciato fuori dalla scena, sia lasciato fuori dalla storia, una storia che Bergoglio preferisce scrivere da solo"; cfr. QUI e QUI; ndr].

«Il tempo della purificazione sta volgendo al termine...»

Chiosa di Sebirblu

Riflettendo, posso dire che, come passarono 70 settimane dall'annuncio a Zaccaria fattogli dall'angelo, comprensive dei 40 giorni in cui Maria dovette sottostare alla prescrizione di recarsi al Tempio per la Purificazione e la Presentazione ufficiale di Gesù al mondo, così, dopo 70 anni, compiutisi il 1° novembre 2020 dalla costituzione del Dogma dell'Assunzione di Maria ad opera di Pio XII, siamo entrati nel 71° anno.

E siccome 7+1=8 (il cui significato ho spiegato sopra) in questo 2021 esiste davvero la possibilità, in seguito all'attuale dura "purificazione", che Dio intervenga, non solo tramite l'assunzione/trasfigurazione o rapimento di quella parte di umanità a Lui fedele, ma soprattutto con la Sua Venuta per mettere fine a tutta la tragedia che il pianeta sta vivendo ora.

Concludo con una riflessione che ritengo importante. Mentre nel 2012 gran parte della gente si aspettava il collasso del tempo in base al Calendario Maya, siamo giunti fino al 2021!

Ebbene, se consideriamo rispettivamente il valore delle ultime due cifre, abbiamo un "1" che significa "Dio", "Principio", "Potenza univoca", seguito da un "2" indicante il "Figlio", un "Movimento di Fatica", di "Tribolazione"; doveva compiersi la "Passione della Chiesa", come il suo Capo, il Cristo.  Il 2021, invece, si presenta al contrario: il 2 viene prima e l'1 dopo.

Da  questo  possiamo  dedurre  che  la  Speranza  su  cui  poggia  la  nostra  fiducia  in "Dio",  e in un Suo intervento entro quest'anno,  è ben fondata,  perché succederebbe (il condizionale è d'obbligo) alla grande "Tribolazione", alla "Via Crucis" in atto, a cui seguirà la "Risurrezione" gloriosa del "Piccolo Resto".

Ecco perché il 2021 udrà il Pendolo battere l'Ora di Dio! O almeno... lo auspichiamo tutti!...



Traduzione, relazione e cura di: Sebirblu.blogspot.it

Fonte dei brani canadesi: cyberquebec.ca


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