giovedì 20 marzo 2025

Il Piano demografico di Dio e la Riduzione Satanica

 

Erik Johansson

Sebirblu, 18 marzo 2025

Sono passati cinque anni esatti da quando, soprattutto in Italia, la popolazione è stata sottoposta ad un regime restrittivo senza precedenti, causando problemi a non finire. I più seri dei quali si sono avuti a livello psicologico ed affettivo, dividendo congiunti, famiglie, amicizie e gruppi che prima si riunivano in armonia e poi, ex-abrupto, si sono trovati costretti a distanziarsi gli uni dagli altri.

Preferisco sorvolare, anche se la questione è serissima, su quanti hanno perduto il proprio lavoro o chiuso esercizi, locali d'intrattenimento e quant'altro, sconvolgendo totalmente la loro vita. Per non parlare di tutti coloro che, soggiacendo a leggi inique che non hanno permesso loro di essere tempestivamente aiutati (perché le possibilità c'erano... ma colpevolmente eluse) hanno "sperimentato", forse prima del tempo, il viaggio nell'aldilà.

Ed è su questo terrore avito che il "sistema oligarchico" sovranazionale o Deep State ha puntato, facendo leva sull'istinto di conservazione, e quindi sulla paura della morte, per "coronare" (mai verbo fu più idoneo di questo!) il sogno di realizzare due obbiettivi in un sol colpo a lungo programmati: quello di ridurre drasticamente il numero degli esseri umani su questo pianeta ed arricchirsi a dismisura per mezzo dei famigerati "intrugli"... inoculati.




Riflettendo, non è una contraddizione in termini quella di voler "sfoltire" l'esuberanza dei popoli e nel contempo "incrementarne" la natalità per via del "meticciato" voluto dal "Piano Kalergi"? Ved. QUI.

Tornando però al tema che intendo svolgere, desidero far notare che l'esistenza, tuttavia, non si basa soltanto su ciò che "appare" ai nostri occhi, ma su quello che la sostiene ininterrottamente, ovvero la vita dello Spirito a cui la maggioranza non pensa mai.

Da qui partono tutte le tragedie, perché se si conoscesse di più l'aspetto invisibile delle cose, l'uomo soffrirebbe molto meno di tutti gli abusi, le angherie e le ingiustizie delle quali è continuamente fatto segno, in special modo oggi.

Non mi riferisco soltanto al ristretto e limitato mondo delle correnti religiose ‒ foss'anche quella Vera, Cristo-centrica, non ancora manifesta del tutto per i suoi dogmi e assolutismi,  come per la reincarnazione  ad  esempio,  profondissima verità di cui numerosi Pastori si pentiranno per non averla accolta ‒ ma alla Conoscenza sostanziale senza confini, basata sulla Trascendenza e sulla Scintilla Divina che alberga in ciascuno di noi. (Cfr. QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI)

È proprio tale Conoscenza superiore a permettere una visione allargata ed un discernimento maggiore sul rapporto costante fra Creatore e creatura, ossia, se si vuole essere più specifici, tra il Divino Genitore e i Suoi Figli.

Non a caso ho citato la reincarnazione, già più che menzionata dai Padri della Chiesa: ved. QUIQUI, QUI QUI, perché in assenza di questo concetto basilare non si può comprendere il nesso tra il miliardo di persone abitanti sul nostro pianeta 200 anni fa e gli otto miliardi raggiunti indicativamente nel 2022 (ved. QUI).




"La Reincarnazione" di Rob Gonsalves

Non è sufficiente, come esprime l'articolo appena linkato sopra, dire che le condizioni di vita da quel tempo sono di gran lunga migliorate e quindi l'esistenza singola si è allungata rispetto a prima.

Bisogna domandarsi il VERO motivo per cui la popolazione mondiale è aumentata così esponenzialmente, malgrado tutti i tentativi della «Oligarchia» di rallentarne l'incremento per mezzo dell'aborto, dell'eutanasia e, negli ultimi 70 anni, attraverso il modernismo, la libertà dei costumi, la teoria gender e molto altro.

In ottica spirituale dobbiamo pensare questo: dal momento che siamo giunti ormai alla fine dei tempi, come si riscontra dalla quasi totalità delle Sacre Scritture di qualsivoglia corrente religiosa, le anime, avendo in gran parte ultimato la loro permanenza "purgativa" nelle zone intermedie del livello astrale (ved. QUI) chiedono di poter ridiscendere nella materia per poter essere "messe alla prova" del loro apprendimento, onde proseguire il cammino di risalita dopo la tragica "Caduta iniziale" che le ha portate alla "condensazione" fisica; ved. QUI, QUI e QUI.

Ecco perché sono sempre di più quelle che domandano di rinascere, in sintonia coi loro futuri genitori (ved. QUI), così come sono tantissime quelle che vengono "rispedite" indietro, con gli aborti o con gli arbitri più efferati, ritardando così la loro sollecita evoluzione.

Questa è l'opportunità meravigliosa che l'Amore e la Misericordia del Padre ha concesso ai "reprobi", quello di emendarsi attraverso il "saliscendi reincarnativo" scegliendo i "pesi" futuri da sopportare (ecco la croce) in base alla singola evoluzione e alle energie disponibili per il superamento degli "esami" terreni.

Ora, se studiosi e scienziati miopi e presuntuosi si riuniscono per studiare il modo di prevedere la "sostenibilità" o meno del pianeta Terra, per affrontare l'impatto del numero enorme di individui da sfamare, vestire, riscaldare e dissetare in relazione alle risorse che potrebbero esaurirsi in un breve arco di tempo, come è avvenuto nel famoso "Club di Roma" nel 1968 (di cui parlerò dopo), allora vuol dire che la loro vista spirituale è davvero molto limitata: primo perché non sanno NULLA di Dio dall'alto della loro boriosità e quindi sottovalutano la Sua Legge; secondo, con la loro superbia ne intralciano i piani perfetti, basati sull'equilibrio universale. (Cfr. QUI).

Eccone un esempio nel personaggio politico che nella trasmissione viene menzionato, Roberto Cingolani, e che ora è Amministratore Delegato e Direttore Generale della potente "Leonardo S.p.a". Si noti, dopo aver visto il video, che questo personaggio è stato anche consigliere della Pontificia Accademia per la vita... (sic!).



L'Eterno disse, in Genesi 1, 27-28:

«Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra...»

E l'uomo replicò:

«La popolazione mondiale deve essere ridotta del 50%. Lo spopolamento dovrebbe essere la massima priorità delle politiche economiche verso il 3° mondo.» ‒ Henry Kissinger.


Ed ora vediamo come ha potuto prender piede e divenire quasi normale un concetto mostruoso come questo, secondo Vania Russo, l'arguta scrittrice di questo articolo.


Il Club di Roma e l'eugenetica eco-apocalittica


I «Limiti dello Sviluppo»

"Secondo una definizione annoverata fra le collezioni complottiste, il Club di Roma (1968) era formato da una cinquantina di membri della massoneria provenienti da circa venticinque Paesi diversi.

Sarebbe stato fondato – e finanziato – dai Rockefeller, che avevano un loro «podere» a Bellagio, in Italia. Tuttavia, la versione ufficiale ha sempre raccontato che il Club nacque all'Accademia dei Lincei a Villa Farnesina.

Nella prima agenda c'era la discussione sui «problemi globali», e sebbene quella iniziale riunione, nell'aprile del 1968, risultò essere un flop, il Club iniziò a farsi notare nel 1972, con la pubblicazione di The Limits of Growth (I "Limiti dello Sviluppo", in seguito ridimensionato perché basato su calcoli effimeri e manipolati).

In quel contesto, Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jorgen Randers, William W. Behrens III diagnosticarono che «l'umanità avrebbe raggiunto i limiti naturali dello sviluppo entro i successivi cento anni a causa del previsto, incontrollabile e temuto  declino  del  livello  di  popolazione, quanto del sistema industriale».

Ragione per cui proposero, in accordo con il MIT (Massachusetts Institute of Technology), l'orizzonte predittivo di «una società sostanzialmente stazionaria che riduca al minimo i consumi di risorse e il suo tasso di sviluppo realizzando quella che venne definita "crescita zero"».

In seguito ad un primo momento di perplessità, contro il Club si levarono accuse di propagandare la crisi ambientale allo scopo di «giustificare la centralizzazione del potere (secondo il paradigma problema-reazione-soluzione), la soppressione dello sviluppo industriale sia in Occidente che nel Terzo Mondo e la sorveglianza sulla popolazione mediante l'eugenetica».

(Philippe Braillard, "L'impostura del Club di Roma", Presses Universitaires de France 1982; in Ugo Leone, "Il Club di Roma"  2018 - 50 anni dopo, con gli stessi dilemmi.)




Aurelio Peccei (1908-1984), fondatore del Club di Roma. 

Il «cancrismo»

The Limits of Growth faceva eco agli allarmanti studi di Paul R. Ehrlich che nel suo bestseller malthusiano del 1968, The population bomb, affermava che «la lotta per sfamare l'intera umanità è persa», prevedendo la morte di milioni di persone entro pochi anni.

L'avvertimento risuonò come un'ineluttabile verità: il numero di persone sulla terra stava andando fuori controllo e andava ridimensionato in qualche modo. Ehrlich affermò pure che «Il cancro è moltiplicazione incontrollata di cellule; l'esplosione demografica è incontrollata moltiplicazione di gente [...]. Dobbiamo trasferire i nostri sforzi dal trattamento dei sintomi all'asportazione del cancro.

Questa operazione esigerà decisioni apparentemente brutali», alimentando così quel filone eco-apocalittico, oggi ribattezzato cancrismo, che incentra le argomentazioni sulla similitudine fra il comportamento dell'uomo e quello di una cellula cancerosa, fino ad affermare, come ovvia conseguenza, che l'esistenza dell'essere umano sia uno sbaglio della Natura, tesi ampiamente sostenuta, tra l'altro, dall'industria culturale (basti pensare alle decine di documentari basati sul principio che l'uomo sarebbe una sorta di nemico del Pianeta, o ai film dello stesso filone escatologico).

[Igor Giussani, http://www.decrescita.com/news/cancro-del-pianeta/]. Subentra qui il discorso eugenetico. Ma andiamo con ordine.



Thomas Robert Malthus (1766-1834) fu pure pastore protestante.

Il malthusianesimo e l'eugenetica

Thomas Robert Malthus, economista, filosofo, demografo e proto-sociologo, sostenne nel suo "Saggio sul principio di popolazione" (1798) che un aumento continuo della stessa avrebbe portato alla povertà.

La teoria influenzò Charles Darwin (1809-1882) il quale vi trovò ispirazione per teorizzare la legge della selezione naturale e, soprattutto, fu un lasciapassare per l'accettabilità di un progetto di eliminazione degli individui ritenuti improduttivi e, dunque, inutili: piuttosto che compromettere la salvezza dell'intera specie è meglio eliminare quelli che non servono, giustificando tale scelta con opportune motivazioni. In Italia la connessione tra malthusianesimo ed ecologismo fu realizzata dal Club di Roma.

Il Club di Roma ufficialmente...

Secondo Gianfranco Bologna (responsabile per anni di WWF Italia), il Club di Roma, come spiegato dallo stesso fondatore Aurelio Peccei (1908-1984) nel libro "La qualità umana" (1976), e dal padre dell'ambientalismo italiano Giorgio Nebbia (1926-2019), aveva come scopo «quello di dar vita a una sorta di think-tank informale, libero e indipendente, dedicato a stimolare il dibattito sulle complesse dinamiche e sulle interconnessioni esistenti tra i sistemi naturali e i sistemi sociali, tecnologici ed economici creati dalla nostra specie e sulle loro prospettive di evoluzione futura»

Tratto da: (G. Bologna, "Manuale della sostenibilità", Edizioni Ambiente, 2008). Ma alcuni autori hanno fornito versioni diverse.

... e non ufficialmente

Nel suo  saggio-inchiesta  del 1976,  conosciuto come The Rockefeller file,  Gary Allen scrisse che "Il Club di Roma" fu ufficialmente varato presso Villa Serbelloni  di Bellagio, di proprietà della Fondazione Rockefeller e che lo studio The Limits of Growth, richiesto e sponsorizzato dagli stessi Rockefeller, si basò su dati demografici manipolati, tanto che Wilfred Beckerman, professore emerito di economia politica presso l'Università di Londra, arrivò a definire il testo «uno sfacciato esempio di sfrontatezza».

Secondo alcune fonti, la manipolazione dei dati fu confermata anche da Peccei, anni dopo. In "Conspirator's Hierarchy: The Story of the Committee of 300", John Coleman, agente segreto probabilmente sotto un'identità di copertura, parlò di una correlazione fra il Club di Roma e il cosiddetto Comitato dei 300 (fondato nel 1729 da banchieri e aristocratici britannici come da italiani, e ispirato alla The East India Company ideata per controllare il traffico dell'oppio) che sarebbe stato interessato, in tempi più recenti, a monitorare il surplus population ovvero l'eccesso di popolazione.




Tra verità e propaganda ecologica

Indubbiamente è difficile orientarsi tra il complottismo ideologico e la verità. Ma qualcuno può involontariamente aiutarci. In un recente articolo in difesa di Peccei, lo scrittore cancrista Bruno Sebastiani, nel tentativo di difendere il fondatore del Club di Roma dalle accuse rivoltegli in merito all'incoraggiamento di una prospettiva eugenetica di selezione degli esseri umani in favore di una maggiore sostenibilità economico-ambientale, riporta alcuni brani del libro "Cento pagine per l'avvenire" (1981), in cui lo stesso Aurelio Peccei definiva il fenomeno della sovrappopolazione pari ad una «metastasi cancerosa», affermando che:

"È dunque in uno slancio di creatività eccezionale o in un momento di smarrimento che la Natura produce la sua ultima grande specie, quella cui abbiamo dato il nome di homo sapiens? È questi il suo capolavoro, o invece non è che un refuso sfuggito al controllo della selezione immediata, oppure ammesso con la condizionale nel grande flusso della vita?" (p. 56), brano in cui la parola «selezione» emerge con tutta la sua carica eugenetica, che Sebastiani definisce, morbidamente – e incredibilmente – come una eccezionale irrequietudine intellettuale dell'autore.

Noi: refusi della Natura

Ma se l'uomo  eccedente  è un «refuso della Natura»,  che altro  potrà fare  l'umanità se non prenderne atto e «... compiere uno sforzo eroico lottando psicologicamente contro se stessa?» (p. 177).

Sebastiani paragona, inoltre, «L'avventura umana di Peccei» con quella di Alan Gregg (1890-1957), noto fiancheggiatore (è il caso di dire) della Fondazione Rockefeller, il quale, in una celebre intervista del 1954, definì l'essere umano cancro del Pianeta, affermando che «Dire che il mondo ha il cancro e che la cellula cancerosa è l'uomo non ha né prove sperimentali né la convalida dell'accuratezza predittiva; ma non vedo alcuna ragione che impedisca di scartare a priori una tale ipotesi».

L'uomo era per Gregg il cancro da estirpare, almeno alcuni uomini, onde evitare «La distruzione delle foreste, l'annientamento o la quasi estinzione di vari animali e l'erosione del suolo conseguente al sovra-pascolo», spingendosi fino a definire la colonizzazione dell'emisfero occidentale come «metastasi della razza bianca».

Verità storica, tesi fantasiose, complottismo, cancrismo o ambientalismo eugenetico? Sicuramente Alexander King e Bertrand Schneider, rispettivamente fondatore e segretario del Club di Roma, avevano le idee chiare quando scrissero:

«Nella ricerca di un nuovo nemico comune che ci unisse, ci venne l'idea che poteva servire a tale compito l'inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d'acqua, la carestia e simili...

Ma designando queste cose come il nemico, cadiamo nella trappola di scambiare i sintomi per le cause. Tutti questi pericoli sono causati dall'intervento umano [...] Il vero nemico, quindi, è il genere umano in sé» (The First Global Revolution, 1991, pagine 104-105).



Tomasz Alen Kopera


Chi ha la Luce dello Spirito NON avrà timore della tempesta in arrivo!

Come chiosa a questo scritto, aggiungo altre poche parole di Vania Russo tratte da un'ulteriore sua stesura QUI:

"La «Crescita zero» è l'obiettivo anti-umano che la rete e la connivenza di gruppi come il "Club di Roma" hanno pianificato per decenni. 

Negli anni '70 il medesimo "Club", in collaborazione con l'UNEP, lanciò il suo appello verso una società globale controllata e sovranazionale, soprattutto ecologista. [...]

«L'uomo è il cancro del pianeta» divenne la tragica chiave di lettura del millenarismo apocalittico degli attivismi suscitati dall'allarme ecologico planetario scatenato dalla stessa istituzione.

Come detto, l'appoggio giunse da varie organizzazioni: «fin dalla sua nascita nel 1972, il "Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente" (UNEP) è l'autorità planetaria che stabilisce l'agenda ambientale, ne promuove l'attuazione coerente nello sviluppo sostenibile all'interno del sistema ONU e serve come un autorevole avvocato per l'intero habitat». L'UE è a tutt'oggi partner e finanziatore dell'UNEP."

Osservazione finale di Sebirblu

Sarà per questo motivo che oggi, più che mai, l'Unione Europea si è intestardita a riarmarsi e a volere a tutti i costi la guerra, per decimare il maggior numero possibile di persone... in quanto sarebbero "in eccesso" sulla Terra? Mah! Con questi pazzi al comando... tutto è possibile!... Che Dio ci aiuti!

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonte: vaniarusso.it


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