mercoledì 27 novembre 2024

Sintesi degli eventi globali, secondo A. Vitangeli

 



Sebirblu, 27 novembre 2024

«I successi sempre più evidenti sul fronte militare russo hanno spinto il governo Biden, nelle ultime settimane di vita, ad assumere una decisione che non aveva mai preso durante tutta la sua presidenza e cioè quella di autorizzare gli attacchi in quel territorio con armi occidentali.

Non si tratta semplicemente di consentire a Zelenski di lanciare missili o bombe, è molto di più, perché questi sistemi di armamento, estremamente complessi, non possono essere utilizzati dagli ucraini neppure con una supervisione né una vicinanza degli apparati d'Occidente.

Per poter effettuare questi attacchi dai territori ucraini è indispensabile che le forze militari della NATO siano non solo presenti sul territorio ma, di fatto, che lancino loro questi ordigni. Si tratta quindi di un'escalation senza precedenti.

Lo stesso presidente turco Recep T. Erdogan, che pure fa parte del Patto Atlantico, ha affermato che la guerra in Ucraina si è trasformata in uno scontro globale per la decisione di Biden di consentire i lanci dei missili, quindi non semplicemente per aver dato il consenso, ma per essere sul posto con l'azione diretta dei soldati. E la risposta di Vladimir Putin non si è fatta attendere.




Poco tempo dopo che i primissimi invii di missili USA (a cui si sono aggiunti quelli britannici; ndr) sono stati indirizzati verso la Russia, Putin ha lanciato un nuovo ordigno a medio raggio, sconosciuto a tutti, che ha mandato letteralmente in panico i governi occidentali.

Concerne un missile balistico chiamato "Oreshnik" che viaggia a velocità ipersonica e che per questo non può essere intercettato da nessuno dei sistemi usati in Occidente. È in grado di trasportare non solo testate multiple convenzionali ma anche nucleari.

Lo abbiamo visto all'opera in tutto il suo potere distruttivo e notato che è in grado di colpire qualsiasi capitale del mondo con un tempo che varia da tre o quattro minuti in Europa ad un massimo di venti per le regioni più lontane.

La risposta del Cremlino ha mostrato in qual modo la Federazione russa abbia una nettissima superiorità tecnologica riguardo agli armamenti che, rispetto a quelli occidentali, sono all'avanguardia di almeno una decina d'anni. E questo è già un primo elemento da considerare.

Con questa mossa i russi hanno scioccato tutti, volendo sottolineare che loro hanno molte armi di cui l'Occidente non è nemmeno a conoscenza.

Dunque il messaggio è assolutamente esplicito, perché Putin sta dicendo:

«Voi ci state attaccando per colpire in profondità la Russia, ma non basta dare un "Ok" a Zelenski, non è sufficiente dirgli: "sì, va bene, agisci", perché ci devono essere i militari NATO a manovrare e a dirigere questi vettori.

Attenzione! Noi siamo molto pazienti ma voi, di fatto, state aggredendo la Russia... quindi, la nostra risposta può essere anche nucleare perché abbiamo cambiato le regole di utilizzo, ma soprattutto possediamo una serie di mezzi che possono radere al suolo le vostre città.»




Nonostante questo,  la Gran Bretagna è decisa  ad andare  fino  in  fondo,  qualunque ne sia il prezzo. Peraltro, gli stessi analisti del Regno Unito in questi giorni hanno stigmatizzato come l'esercito di Londra sia ‒ così l'hanno definito ‒ "un esercito dei Puffi" che non è in grado neppure lontanamente di tener testa alla potenza russa.

Senza valutare poi che su quel fronte sono schierati paesi come la Cina, la Corea del Nord e l'Iran. Ma se Londra continua nella sua disperata corsa verso la distruzione del mondo, Washington è in attesa dell'arrivo di Donald Trump.

Perciò questa è stata l'ultima rivalsa del tentativo bellicista dei "Dem". In Europa le cose sono un po' diverse: l'Italia mantiene un atteggiamento ambiguo da sempre, mentre in Germania c'è stato un completo cambio di linea con Scholz che adesso, per ragioni elettorali, interpreta il ruolo del pacifista e promette ai suoi che se diverrà ancora cancelliere il suo compito primario sarà quello di impedire la deflagrazione di un conflitto tra Russia e NATO.

Peraltro, in questi giorni recenti è tornata a farsi sentire anche Angela Merkel con un'intervista di cui si sta discutendo molto, dove cerca di ridimensionare le sue colpe: ad esempio nei confronti dei partner europei ha assicurato che lei non c'entra nulla con la caduta del governo Berlusconi, e invece non è andata così.

Ha soprattutto parlato dei rapporti tra la Russia e la Germania in una fase in cui Berlino, sia per la drammatica crisi economica sull'orlo del disastro sia per la seria instabilità politica che rischia di esplodere in maniera inimmaginabile, sta tornando sui suoi passi, in considerazione proprio del fatto che a Washington sta per ritornare Donald Trump e, realisticamente, si disimpegnerà dal fronte europeo.

Il motivo è che il governo tedesco rischia di trovarsi con il "cerino in mano" e il popolo armato di forconi sotto i palazzi del potere in piena crisi economica, senza gas né energia e col potentissimo esercito russo, a cui in sostanza ha dichiarato guerra avversando i propri interessi. Una situazione davvero esplosiva!


Rivoluzione tedesca del 18481849

Sull'altro fronte di guerra in Medio Oriente, c'è stato il pronunciamento della Corte Penale Internazionale (CPI) che ha chiesto l'arresto di Benjamin Netanyahu e dell'ex Ministro della Difesa Yoav Gallant, per crimini contro l'umanità.

È una delle poche volte in cui questo Organismo dell'Aia si pronuncia contro un paese "democratico" alleato, mentre in precedenza le sue condanne avvenivano solo con i paesi del Sud del mondo. Da qui l'accusa di essere debole con i forti e forte con i deboli.

Le reazioni a questo verdetto sono state di segno opposto nei vari paesi. Ovviamente Israele ha esposto la nenia stantia del "sono decisioni antisemite... condannano Netanyahu perché odiano gli ebrei". Cose che lasciano, francamente, il tempo che trovano.

Dal canto statunitense, ed era ovvio per tutti, è stata definita oltraggiosa la sentenza della CPI, come se Israele avesse uno status che lo potesse porre al di sopra delle altre nazioni e quindi non processabile; un po' come il Presidente della Repubblica fino a quando è in carica.

I paesi europei invece si sono spaccati, come i governi al loro interno: da una parte ci sono i filo-sionisti similmente all'Argentina di Milei, all'Ungheria di Orban e agli USA più una serie di altri minori; dall'altra ci sono quelli che hanno un atteggiamento attendista: tra questi la Francia e la Germania che in sostanza sostengono che si tratta di una questione complessa, non così semplice a comprendersi... e se tale decisione di condanna è sufficientemente motivata o può  avere delle ripercussioni.

Insomma tutti cercano di dare "un colpo al cerchio ed uno alla botte". In Italia, al riguardo, esistono posizioni opposte in Parlamento: c'è Salvini che esultando fa la cheerleader (majorette; ndr) del genocida di Tel Aviv, affermando che se Netanyahu volesse venire in Italia non soltanto non verrebbe arrestato ma sarebbe anche ben accetto.




Crosetto dichiara di non condividere le decisioni della Corte Penale Internazionale ma che comunque, essendo l'Italia uno dei paesi sottoscrittori di questa giurisdizione, le autorità italiane sarebbero costrette ad applicare la sentenza laddove il Primo Ministro israeliano venisse in Italia.

Poi c'è la presidente Meloni che sostiene come non si può equiparare Hamas ad Israele e, in definitiva, la posizione italiana rimane molto ambigua, mentre escono allo scoperto i giornali sionisti come "Il Riformista", "Il Giornale", "Libero", "La Verità", eccetera, che si scagliano contro la CPI e difendono la "meravigliosa" democrazia israeliana che si sta solo difendendo.

Sono i soliti slogan che vengono ripetuti a pappagallo dalle testate di riferimento di destra, di centro e di sinistra nel nostro sistema mediatico. Tutto ciò, nondimeno, porta ad una contraddizione profonda nella narrazione ed è un problema serio in quanto questa è fondamentale per mantenere il potere. [...]

Esattamente come nella guerra in Ucraina: l'Italia è danneggiata da tale conflitto, dall'appoggio alle forze occidentali in quella nazione, ma anche dalla politica filo-israeliana che la allontana dai paesi partner del Mediterraneo da cui, tra l'altro, dipende per l'energia.

Pertanto, la questione della condanna di Netanyahu sta facendo venire allo scoperto macroscopiche discordanze nella compagine delle varie forze politiche e mediatiche.

Quali saranno gli effetti di questa sentenza? Ovviamente "Bibi" non sarà arrestato e non verrà consegnato alla Giustizia, ma l'immagine di Israele e dei suoi sostenitori ne sta uscendo a pezzi.

Soprattutto gli Stati Uniti, che ora con Trump vogliono tornare ad esercitare una politica in qualche modo isolazionistica, quindi non necessariamente condivisa da tutti, sebbene fino a poco tempo fa si proponevano come nazione leader del mondo, l'odierna loro posizione dopo i crimini israeliani li mette contro ai 4/5 dell'umanità.

È quasi certo dunque che Netanyahu non andrà in galera, ma il danno sul prestigio d'Israele è enorme e lo è pure dal punto di vista economico e strategico, perché diventa sempre più insostenibile la vastità dei crimini perpetrata dall'esercito sionista e soprattutto la motivazione dello scontro: l'occupazione e la colonizzazione che Israele porta avanti da 57 anni, in assoluto disprezzo della legge internazionale, nel silenzio complice dell'Occidente.


Corte Penale Internazionale dell'Aja

Perciò, i governi, le cancellerie occidentali, necessariamente dovranno ripulire un po' la loro rispettabilità allontanandosi dal supporto ad Israele. Paesi come la Gran Bretagna, la Svezia e l'Olanda hanno dichiarato che nel caso il premier israeliano si recasse nel loro territorio verrebbe arrestato.

Tutto questo dà la dimensione di un isolamento nettissimo dello Stato ebraico a livello internazionale con tutte le conseguenze socio-economiche che ciò comporterà.

Nel contesto bellico sempre più intollerabile per Tel Aviv, che sta accumulando un deficit spaventoso e assistendo al crollo della sua produzione industriale perché in buona parte i lavoratori si trovano al fronte, è un dato di fatto che il Paese dopo tutto questo tempo non ha sconfitto Hamas né Hezbollah, non ha piegato l'Iran, ha compiuto invece una strage senza limiti compromettendo la sua reputazione e mettendo in imbarazzo i propri alleati.

Inoltre, Israele ha pure allontanato buona parte dei paesi del mondo da un benché minimo supporto alle sue politiche interne, visto che ha subito un serie pesante di danni e distruzione non solo alle proprie strutture colpite ma soprattutto di morti... e pare che i deceduti fra i soldati israeliani siano molti di più di quelli dichiarati.

Quindi ciò che si profila è una guerra a lungo periodo che Israele non è in grado di proseguire sotto il profilo economico e militare. Il Paese, essendo molto piccolo, può intraprendere solo guerre lampo, non avendo la struttura per impegnarsi in conflitti di logoramento come quello in atto, ad esempio, fra Russia ed Ucraina

Tuttavia, non sono finiti qui i problemi per Netanyahu perché, come svela il New York Times, la Corte di Giustizia israeliana sta indagando sulla manomissione delle telefonate risalenti a quel fatidico 7 ottobre.

L'ipotesi che la magistratura sta verificando è quella se Netanyahu fosse per tempo pienamente al corrente dell'attacco al festival musicale ebraico sul confine di Gaza da parte di Hamas, lasciando così che la carneficina si compisse, scegliendo di non intervenire, al fine di giustificare la rappresaglia che ne sarebbe seguita.

Secondo le indagini, Netanyahu avrebbe manomesso le informazioni onde espellere i palestinesi della Striscia, uccidendone il più possibile per annettersi il territorio unitamente a quello della Cisgiordania. Se ciò venisse appurato, dimostrerebbe l'unico vero obiettivo sionista: l'espropriazione di tutte le loro terre e la pulizia etnica degli autoctoni che ancora vi abitano.




E a proposito di scandali e di rivelazioni, Donald Trump non è ancora alla Casa Bianca ma già si comprende che vi saranno delle sorprese, a cominciare dalla verità sulla situazione economica degli Stati Uniti, che ormai stanno correndo verso la bancarotta.

L'ultimo anno in cui hanno avuto un avanzo di bilancio, cioè quando hanno speso meno rispetto alle proprie entrate è stato il 2001, quasi 24 anni fa.

Da allora, il deficit della Nazione si è incrementato sempre più, accumulando un debito a livello pubblico, privato e locale che gli USA non sono in grado di pagare. Senza un'inversione di rotta molto veloce e radicale quello che avverrà è il totale collasso dell'economia americana.

Tra le maggiori ragioni di sperpero di denaro pubblico statunitense vi sono i miliardi e miliardi forniti all'Ucraina, dovuti soprattutto al dispendio e alla corruzione del governo Zelenski che, secondo le rivelazioni dell'ex vice-ministro polacco Piotr Kulpa, almeno in misura della metà di tale quantità di denaro è tornato a personaggi del mondo "Dem" sotto forma di tangenti.» (Ved. QUI).

Qui, Arnaldo Vitangeli prosegue ancora per un po' prima di concludere, parlando di alcuni politici italiani che non mi sento di riportare ma, proponendo il video da cui ho attinto le notizie scritte, ognuno potrà ascoltare il termine della sua relazione.





Trascrizione libera del video su esposto di Arnaldo Vitangeli.

sabato 23 novembre 2024

L'Umanità fra la Guerra e lo Sfacelo della Chiesa!

 


Basilica del Sacro Cuore a Montmartre (Parigi)  foto di Christian Hartmann del 5 nov. 2017.
 La chiesa è famosa per essere rimasta la sola illuminata nel blackout parigino, poco dopo
l'apertura delle blasfeme Olimpiadi 2024... Molto Significativo!

Sebirblu, 22 novembre 2024

È ormai assodato che la maggior parte della gente non è più interessata a porre la minima attenzione a quello che sta succedendo nell'ambito della Chiesa Cattolica e se occasionalmente viene a conoscenza di qualche notizia subito se ne allontana non considerandola degna di nota.

Non ci si rende ancora conto che il nostro pianeta non ruota soltanto sul perno laico-politico ma, parallelamente, anche sull'impianto religioso che ne ha fatto la storia.

Più e più volte ho richiamato l'attenzione su questo doppio binario delle due Bestie apocalittiche (ved. QUI, QUI e QUI) che ora più che mai emerge dalle foschie fattesi tenebra negli ultimi anni sotto l'azione formidabile del "Deep State" e della "Deep Church", a guida maligna.

Come non accorgersi infatti del degrado costante dei costumi, della morale, del diritto e del profondo senso del sacro che erano, fino alla metà del secolo scorso, i pilastri dell'esistenza per milioni e milioni di persone, in prevalenza occidentali?

Il mondo è stato letteralmente stravolto e derubato dei suoi valori più puri da una mano grifagna, invisibile ai più, che, con tutta calma e pazienza, ha spinto sull'orlo del baratro i suoi abitanti e la natura tutta: ai primi per carpirne l'anima, e all'altra per distruggerne sadicamente l'impronta divina.

Stiamo assistendo al compiersi, passo dopo passo ma sempre più in accelerazione, di quanto descrisse Giovanni nell'Apocalisse e ciò, incredibilmente, all'insaputa della maggioranza che non si domanda la ragione vera dello sfacelo a cui viene sottoposta.

L'umanità ha sperimentato su di sé l'eccessiva fiducia nella scienza e i suoi risultati nefasti, seppur silenziati, emergono da ogni dove; ha creduto alle promesse dei propri governanti corrotti da un potere più alto e sordi alle esigenze dei loro popoli, ed è stata ingannata; si è fidata del "conforto spirituale" della Chiesa in cerca di sostegno, e ha trovato dei lupi camuffati da pastori che invece di condurla all'Ovile cristiano ne ha sviato falsamente il cammino devastandone la fede.

Come non domandarsi chi dirige nell'ombra i massacri genocidari (al di là delle figure politiche) che si stanno svolgendo esattamente nell'antica patria di Nostro Signore?

Com'è possibile, ci si chiede, che almeno i cattolici non percepiscano che tutto questo sia diretto dal Serpente Antico, tanto che la Sede petrina a Roma è diventata il suo quartier generale attraverso il suo Falso Profeta?

La stretta  di quest'ultimo  si fa sempre più  asfissiante,  perché letale,  e fintanto che gli esseri umani non si curano di approfondirne le cause, smascherandone la regia, avranno sempre di che soffrire sotto la sua sudditanza. (Cfr. QUIQUI e QUI).




Per tale ragione, al fine di aiutare qualcuno ancora all'oscuro del susseguirsi degli accadimenti, espongo questo articolo sperando, con l'aiuto dello Spirito Supremo, che la denuncia dello stato pietoso in cui versa ora la Sacra Istituzione fondata dal Cristo, e che ora NON È PIÙ COSÌ FISICAMENTE, ma rimane VIVA in un ''Piccolo Resto'', serva a far Luce e ad abbandonare la "NAVE" che sta affondando per non perire con essa facendo gli interessi del demonio. (Cfr. QUI).

Prima di proseguire nel merito di quanto appena detto, desidero far notare che lo scenario globale ("la Bestia che sale dal mare") va nel frattempo peggiorando sempre più, avvicinandosi celermente e drammaticamente al suo epilogo finale con la guerra di "Armaghedon" (ved. QUI) che anche in Europa sta estendendo le sue propaggini minacciose.

Similmente, e in modo paritetico, "la Bestia che sale dalla terra", sta quasi ultimando la distruzione della Chiesa temporale, dietro una facciata ingannevole di "perbenismo libertario" lontano anni-luce dall'ammaestramento cristico.

Ecco i fatti recenti, considerando che il Maligno non si nasconde più: egli sa molto bene che il suo veleno è già penetrato nelle coscienze intossicandole ed offuscandone la visione per mezzo dell'orgoglio e della presunzione, causando così la mancanza di discernimento che ne segue.

Egli sa pure, visto che il suo compito precipuo è di dividere (da qui deriva la parola "dia-volo") che SOLTANTO «l'Unione fa la Forza» e, dunque, mira a smantellare e a scindere qualsiasi assembramento non sostenuto dalla Fede, dalla Speranza e dalla Carità (che è l'Amore cristiano), perché protetto dalla Divina Volontà.

È il caso accaduto di recente al Piccolo Resto di don Minutella in unione al Sodalizio Sacerdotale Mariano che, in seguito ad una mossa incauta e non sufficientemente ponderata del giornalista dr. Andrea Cionci, una nuova "presenza pastorale", padre Giorgio Maria Faré, è comparsa come una meteora nel raggio d'azione dell'apostolato del prete siciliano, provocando lo scompiglio e l'allontanamento di alcuni fedeli dal suo zelante cammino cattolico.


"Parabola della zizzania" di John Everett Millais (1829 ‒ 1896)

Indubbiamente un "ostacolo" messo di traverso da Satana per far inciampare i più deboli e i meno convinti del ''Piccolo Resto'' a tenersi lontani dalla Falsa Chiesa di Bergoglio, visto che il frate cappuccino (padre Faré, appunto) ha contraddetto più volte le raccomandazioni di padre Alessandro di astenersi dalla frequentazione alle Messe in unione ("una cum") con lo pseudo papa Francesco.

È stato sufficiente questo per convincere diverse persone ad abbandonare la linea intransigente ai compromessi dell'ex parroco di Palermo per "passare" dal lato di don Faré – nel frattempo scomunicato anch'egli per scisma – per far sentire a proprio agio le stesse persone nel ritornare alle vecchie abitudini, mediante la partecipazione ai riti bergogliani nella "nuova Chiesa delle Tenebre", come venne chiamata dalla Beata Katerina Emmerich QUI e QUI, nonché da San Pio da Pietrelcina QUI.

Costoro pensando di avere le idee chiare, come tanti altri cattolici tradizionalisti, non realizzano che  restando ancora all'interno del ''corpo mistico dell'Anticristo'' – come aveva profetizzato mons. Fulton Scheen (QUIQUI) riferendosi all'attuale Chiesa capeggiata dal Falso Profeta – se ne rendono complici, dal momento che non possono più dire di non essere stati avvertiti dell'inganno.

E intanto Bergoglio, con l'approvazione del mondo intero e la stolta acquiescenza di vescovi cardinali e presbiteri che non si decidono a prendere posizione per difendere il Seggio di Pietro ''scippato'' dall'Usurpatore dietro la congiura della ''Mafia di San Gallo'' (ved. QUI), continua imperterrito nella sua diabolica missione di demolirne i pilastri fondamentali, cambiando il Vangelo e la Sua Dottrina.

Ne sono un esempio non soltanto le chiusure di ormai troppi monasteri di consacrati e consacrate, QUI e QUI – ad iniziare da quello dei Francescani dell'Immacolata, QUI, ma recentemente anche le scandalose promozioni rivolte a personaggi ambigui, come il neo card. Victor Manuel Fernandez , detto Tucho, al Dicastero della Fede e il frate cappuccino padre Roberto Pasolini come nuovo Predicatore della Casa pontificia che succede al noto, ora cardinale, padre Raniero Cantalamessa.

E mentre da una parte si è già entrati nella terza guerra mondiale a detta di Putin, il quale dopo il lancio dei missili verso la Russia ''targati'' USA ed UK e la decisione di inviare all'Ucraina mine anti-uomo, ha risposto con un allarmante ordigno ipersonico di avvertimento, dall'altra, il nuovo "rampollo" di Bergoglio in saio si permette di insinuare che il centurione romano, andato da Gesù per chiedere la guarigione del servo a lui "tanto caro'', potesse essere ‒ addirittura ‒ il suo compagno gay. E non è tutto, perché nel corso del suo eloquio ha sostenuto anche l'ipotesi che tra il Cristo e l'amico Lazzaro ci potesse essere del tenero...

Qui un video di commento sull'accaduto e, a seguire la conferenza su ''omosessualità e vita cristiana'' tenuta dal nuovo Predicatore.






Il frate eletto, attivista convinto della comunità Lgbt, laureato e docente di Esegesi biblica a Milano, ora fa parte della nutrita schiera di presuli di tendenza omosessuale considerati ultraprogressisti come gli statunitensi Blaise Cupich e Robert McElroy, il tedesco Reinhard Marx, l'austriaco Christoph Schönborn, il lussemburghese Jean-Claude Hollerich, per citarne soltanto alcuni, senza escludere il noto mosaicista padre Marko Rupnick, scomunicato per abusi "di gruppo" perpetrati a danno di suore e "graziato" dallo stesso pseudo-papa Francesco (ved. QUI).

Questo degrado ecclesiale, esploso ai massimi livelli proprio durante il "pontificato" di J. M. Bergoglio che ormai si protrae dal 2013 ‒ e del quale avevo già previsto l'esito in occasione del Conclave che lo ha eletto, interpretandone i Segni QUI ‒ continua ad evidenziarsi, analogamente alle sciagurate direttive dell'Élite al potere (Deep State) assunte, ad esempio, sulla pandemia e sulla necessità assoluta di "sierarsi" (sostenuta a spada tratta dal falso Vicario di Cristo), parimenti alla ''transizione ecologica'' e al ''capitalismo inclusivo'', ved. QUI e QUI.

E a proposito di degrado, o meglio, di discesa vertiginosa verso gli abissi del nulla, non posso non menzionare la recente performance di uno tra i sacerdoti moderni più apprezzati dall'Argentino che dallo stesso è stato intervistato più volte, presentandosi sempre in "jeans'' strettissimi e scarpe da tennis.

Parlo di don Marco Pozza che, oltre ad essersi congratulato per le ''nozze'' omosex del suo amico giornalista Alberto Matano nel 2022, ved. QUI, l'8 novembre scorso, ospite per un indottrinamento dall'ambone in una chiesa di Pastrengo, si è lasciato sfuggire una parolaccia (c...o) mentre catechizzava i presenti, accorsi numerosi ad ascoltarlo.

Di questi tempi ''disinvolti'', uno potrebbe dire: beh!... cosa c'è di straordinario... dopo tutto è una intercalata comune a tanti! ‒ Ah sì? Solo che si tratta di un sacerdote... e che per giunta sta dissertando sulla ''lavanda dei piedi fatta da Gesù agli apostoli'' in un luogo sacro, ossia davanti all'altare dove si officia la Messa.

Ma sono le felicitazioni scritte, espresse pubblicamente ai due ''sposi'' unisex, che rendono ancor più grave la condotta di questo ''pastore'' di anime che, in tal modo e con l'avallo del cosiddetto ''papa'' Francesco, firmatario della Dichiarazione «Fiducia supplicans» sulle benedizioni gay, le influenza negativamente facendo pensare al popolo di Dio che tutto sia lecito tra persone omosessuali purché ci si ami, e non è affatto così, secondo la natura stessa delle cose create da Dio.

"Un colpo al cerchio ed uno alla botte'' dice il proverbio, perché il Vescovo di Roma ''venuto dalla fine del mondo'', come da lui asserito, oltre ad essersi attorniato di cardinali da lui eletti e a lui proni, con inclinazioni quasi sempre discutibili verso il mondo e le sue attrazioni, ha reso solida la maggioranza necessaria per un prossimo conclave a favore di un altro papa invalido.

Quanto esposto fino ad ora rappresenta il ''cerchio'', e la ''botte'' ne è l'intera struttura ecclesiale che costantemente, una dopo l'altra, riceve picconate per essere abbattuta dal suo interno. L'ultima subita è quella della Messa Maya (ved. QUI) che, dopo il clamoroso ingresso in Vaticano di Pachamama, cancella ogni possibile dubbio sulla svolta idolatrica data alla Chiesa di Cristo dal Falso Profeta.




Ma lo sa Bergoglio che tutti gli antichi rituali sudamericani dedicati alla ''dea madre'' venivano propiziati con sacrifici umani? E che questi riti in talune realtà retrograde vengono nascostamente attuati anche oggi, come QUI? Si faccia caso a quanto siano in simbiosi Mondo e Chiesa pure QUI.

Ne è un altro esempio, sul tema sin qui esposto, l'adozione nelle scuole pubbliche, specialmente quelle infantili, della teoria gender che intende far superare (sic!) lo stereotipo della famiglia composta da uomo e donna: ved. QUI. Col video che segue ci si può fare un'idea del livello di corruzione a cui è arrivata la società ''civilizzata'' in questi nostri tempi.




Il testo in questione è stato vietato in molte città d'Italia, insieme a tanti altri, ma è la Lombardia ad eccellere nella severità. (Cfr. QUI).




Come si vede, l'azione diabolica delle due "Bestie", laica e religiosa, prosegue appaiata devastando le coscienze e distruggendo tutto, senza che vi sia un presidio serio pari a quello che un tempo esisteva sia nel campo socio-educativo che nell'altro prettamente spirituale della tradizione cristiana.

L'unica via per sfuggire a tale triste deriva si trova sicuramente nel volgere lo sguardo d'anima al Trascendente, cercando di migliorare la situazione interiore, raddrizzando il proprio percorso con una schietta analisi dei singoli comportamenti, ravvedendosi e affidandosi fiduciosi a Colui il cui Nome Santissimo è Amore, che si è degnato di scendere in questo putridume per farsi oltraggiare e crocifiggere, al fine di riaprire la Porta Infinita dopo la ''ribellione iniziale''. (Ved. QUI, QUI e QUI).

Questo accorato richiamo, sorretto dallo Spirito Altissimo, non può e non deve essere sottovalutato: in un mondo che sta morendo per il feroce arbitrio dell'uomo irretito dal Nemico di Dio, l'unica speranza, con l'anti-Cristo in arrivo, è di rifugiarsi sotto l'égida della Vergine Maria che saprà umiliarlo per sempre tramite il suo calcagno.

Ad Maiorem Dei Gloriam


domenica 17 novembre 2024

Il Punto su due Appetiti primordiali: Cibo e Sesso


Pierre-Auguste Renoir (1841-1919)

I due appetiti primordiali

Dalla Guida Entelica (vedere post scriptum QUI)

«Io vi saluto.

Due elementi fondamentali seguono l'individuo umano durante la vita fisica, e sono il cibo e l'amore, inteso come sesso.

Entrambi lo affiancano continuamente, perché da una parte egli deve alimentare il suo organismo che ne ha l'assoluta necessità, e dall'altra viene spinto a soddisfare l'altrettanto forte stimolo dell'appetito sessuale.

Analizzando allora questi due casi molto più da vicino, noteremo che pure gli animali hanno tali esigenze imperiose e dunque l'Essere ragionante potrebbe comprendere la differenza sostanziale tra sé e la béstia ed usare questi due impulsi nel modo più appropriato, più pulito possibile.

Infatti, nessuno immetterebbe nel proprio corpo del cibo putrefatto, del materiale nauseabondo o della fanghiglia, ma gli animali lo fanno. Voi vedete che il suino si inzacchera nel fango, sta tra i miasmi più fetidi e riesce a vivere, a prolificare, ad ingrassare... ma l'uomo non è un maiale.

Un punto assai importante è quello di alimentarsi nella maniera più decente e decorosa, assumendo del nutrimento sano, non molto sofisticato, in modo che possa apportare quelle energie necessarie per poi sopravvivere.

Dico per sopravvivere, poiché il cibo è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il cibo. Necessita mangiare per vivere e non vivere per mangiare!

Educando quindi l'organismo con alimenti idonei, esso riceverà le energie vibratorie adatte affinché la parte spirituale possa emergere e dominare la materia.

Però gli usi e i costumi vi portano e vi inducono a nutrirvi spesso in modo errato e il corpo ne risente, riportando a volte, malattie, carenze vitaminiche o eccessi di calorie, di grassi.




La disciplina che ciascuno di voi può impartire al proprio veicolo fisico nella alimentazione è il primo passo per regolarizzare il secondo stimolo che vi sospinge alla materia e ai piaceri sessuali.

È necessario elevarsi, sollevarsi al di sopra delle béstie, poiché l'Umanità, essendo ancora immersa nell'energia tridimensionale, è simile agli animali.

Ma se il vostro Pensiero, la vostra Ragione e la vostra Coscienza (vedere QUI) illuminati dallo Spirito, saranno protesi verso un vivere superiore, guideranno il vostro cerebro nelle sue funzioni per avere il dominio sulla materia, in modo decisivo.

Mai, come in questa maniera, ho parlato del sesso e poche volte ne ho soltanto accennato poiché, essendo un argomento molto particolare e delicato, ho voluto che nel tempo ognuno prendesse consapevolezza da sé, senza nessun ammaestramento.

Tuttavia, siccome molti di voi non hanno ancora le idee chiare su questi fattori, questa sera ho preferito parlarvene.

Lo stimolo della carne è conseguente sia alla vibrazione fisica come a quella astrale e mentale ma il dominio della mente può superare certe forze che vanno oltre una certa linea armonica di cui il Cristo, con il Suo Esempio ha voluto darne prova.

Nei Comandamenti si parla di non commettere atti impuri e di non desiderare la donna d'altri. Sono due regole che si collegano poiché hanno molte analogie.

Chiariamo bene il sesto: "Non commettere atti impuri" che cosa significa? Voi sapete che il corpo è il Tempio dello Spirito, la Casa dove, se voi, se noi vogliamo, risiede il Padre. Dipende dall'uomo dare ospitalità, fare spazio a Dio in sé.


"Le Tentazioni di Sant'Antonio" di Domenico Morelli (1878) 

Quindi, se  il  "vestito" fisico  è  il  Tempio  dello  Spirito,  è necessario tenerlo pulito, puro,  sgombro da scorie e da desideri immondi.

La ragione principale del sesso vi dà la motivazione di unirvi con l'altro Essere-compagno per la procreazione. Ecco il solo scopo che il Divino Genitore, nella Sua Immensa Sapienza, ha voluto dare all'uomo. Gli ha donato pure la possibilità di deliziarsi durante l'atto, e questo è giusto.

E tutto ciò rientra nei termini di Legge. Ed è qui che l'Essere umano non ha ben compreso perché si turba, si scandalizza e non capisce.

Ogni cosa che l'Eterno, in natura, ha elargito all'Umanità, è nell'àmbito della Legge. Invece, tutto ciò che l'uomo arbitrariamente commette, va fuori da tale Legge Divina, va contro.

Quindi il sesso va utilizzato secondo i termini legislativi Superiori, secondo l'affinità di due Esseri che, prima di congiungersi in materia, siano uniti nello Spirito.

Vale a dire che il loro pensiero non deve essere quello del godimento materiale ma finalizzato alla grande missione di apportare sul pianeta Anime che sono in attesa del saliscendi reincarnativo. (Per approfondire questo tema importante ved. QUI, QUI, QUI e QUI; ndr).

Quando due individualità vibrano all'unisono con questi pensieri a livello superiore, allora anche l'amplesso, la fusione materiale si sublima, diventa un movimento di legge, come il piacere di assaporare un frutto può soddisfare un certo gusto.




Ecco il punto in cui l'uomo cade facilmente in errore. Quando lo stimolo della fame spinge l'uomo ad immettere nell'organismo sostanze e cibi nutrienti, egli dimentica questo principio naturale e pensa, prima di tutto, al piacere che può derivare dall'ingurgitare cibi gustosi e piacevoli al palato.

È questo lo sbaglio! Vedete di nutrirvi secondo natura, in base a quello che Dio vi dà; non cercate cibi sofisticati, manipolati, studiati per solleticare il vostro desiderio di gola.

Siate più parchi, più semplici ed il gusto che ne deriverà sarà mille volte superiore, perché inserito nella parte più sostanziale che è quella di alimentare il corpo fisico.

Così, per quanto riguarda il sesso, non cercate svaghi di pensiero, di parola e di azione, svaghi che portano fuori da una certa linea di Legge, ma fate in modo di restare nell'alveo giusto delle cose, ossequienti alle Leggi Divine e della natura e il soddisfacimento che ne seguirà sarà giustificato, direi santificato.

Per quanto riguarda l'altro Comandamento dove si parla di non desiderare la donna d'altri, questo è molto chiaro, poiché una coppia che segue una linea spirituale, secondo la Legge, non deve essere distolta da occhi, da tentazioni, da parole sommesse  poiché  questo  diventa  contro  la  Legge,  direi... diventa diabolico!

Però le scorie umane, capisco, possono spingervi a desideri insani, ma la vostra Ragione, la vostra Coscienza vi mettono subito in riga e vi dicono: "ALT, non andare oltre, perché oltre è il Male".

La Coscienza è la più grande consigliera, direi la migliore consigliera per l'Essere che vuole compiere la volontà del Padre, per colui che vuole seguire la Legge Divina.

Un altro elemento in comune tra il cibo e il sesso è che, nutrendosi smodatamente e senza freni, introducendo nell'organismo sostanze eccitanti, immettendo carni (in particolar modo rosse), alimenti piccanti ed assumendo alcolici e droghe, viene aumentato maggiormente lo stimolo per cedere all'altra brama che è l'eccesso e la deviazione di quanto non sia consentito dalla Legge riguardo ai rapporti sessuali.

Quando vi sentite spinti da bassi allettamenti, cercate di elevare il vostro pensiero a Dio dicendo: "Padre allontana da me queste tentazioni, poiché Tu sai che la mia natura animale potrebbe condurmi a sbagliare".


"Gesù nel deserto" di Simon Dewey

Se il vostro pensiero sarà unito a Dio nel momento in cui la carne richiama carne, allora sentirete dall'alto una pioggia, una sorta di lavacro che vi metterà nella condizione di resistere, di essere superiori, di dominare i vostri desideri insani.

Così, la Vittoria dello Spirito e la Sua Supremazia saranno decisive e voi uscirete a testa alta da questa lotta con la materia poiché lo Spirito, sappiate, se usato nei termini giusti, sconfigge la materia senza alcun dubbio.

Quindi un errore vale l'altro nei confronti dei due punti che questa sera ho cercato di chiarire.

La differenza è minima, di conseguenza siate parchi nell'alimentarvi, e benpensanti prima di aderire a certi stimoli che non portano nulla di buono, anzi lasciano l'amaro e questa è la vera Realtà che vi dà la chiarezza assoluta che quello che avete testè fatto non era conforme alla Legge del Padre.

Salve a voi.»

Sebirblu.blogspot.it

mercoledì 13 novembre 2024

Putin: 'Assetto Nuovo' nel 'Momento della Verità'



Donald Trump  (14 giugno 1946)

Sebirblu, 12 novembre 2024

A qualche giorno dalla clamorosa rivincita di Donald Trump a 47° Presidente degli Stati Uniti d'America e a dieci anni dal discorso di Vladimir Putin al Valdaj, ved. QUI, pubblico i commenti delle parole pronunciate dal Capo del Cremlino ad opera di due valenti uomini: Alexander Dugin, politologo, filosofo e scrittore russo e Pepe Escobar, analista e giornalista geopolitico brasiliano: 

Putin, creatore di un nuovo tipo di Universo.
(Poi diventato "Il discorso di Putin al Valdaj è una profezia")

Il discorso di Vladimir Putin al convegno del Valdaj Club (in data 7 novembre 2024) è già divenuto storico senza la minima esagerazione. A suo tempo, quello di Winston Churchill segnò l'inizio della Guerra Fredda, passando alla Storia come un episodio in cui il leader di uno Stato descrisse l'avvenire dell'umanità, ma era un panorama di conflitto, di feroce competizione e di scontro tra due campi ideologici.

Oggi, invece, il nostro Presidente ha descritto un futuro prossimo molto diverso. L'architettura di un inedito ordine mondiale, o come ha precisato lui stesso, un nuovo Universo che le popolazioni dovranno edificare, elencando i parametri principali di tale compagine.

In primo luogo, la giustizia, il rispetto per le culture di ogni nazione, la democrazia reale e non immaginaria, la quale è il potere della maggioranza, e non, come viene interpretata dai moderni globalisti e liberali, lo strumento delle minoranze.

La democrazia autentica è la possibilità dei popoli di scegliere il proprio cammino nella Storia e nessuno ha il diritto di togliere loro questo diritto sovrano. (Cfr. QUI).

In secondo luogo, i valori tradizionali sono alla base della nuova creazione del mondo. È impossibile costruirlo sui presupposti adottati dai leader statunitensi che, grazie a Dio, sono stati sconfitti nella corsa elettorale.

Essi hanno insistito fino all'ultimo per cancellare l'essere umano, per cancellarne il genere e la famiglia, per sostituire l'uomo col nuovo umanesimo.

Questa non è per nulla un'utopia, ma ciò verso cui le figure del moderno Occidente collettivo stavano conducendo l'intera umanità. È a quest'ordine mondiale unipolare, basato sull'egemonia liberista, che Putin, il Capo dello Stato russo, ha espresso un chiaro "No".

Qualche tempo fa, quando parlò di multipolarismo, parecchi hanno pensato che si trattasse di parole emesse solo per descrivere la ragione per cui la Russia si opponeva all'Occidente. In realtà, si trattava di molto di più.

È una strategia basata sui valori tradizionali e sul rispetto delle diversità di tutte le culture e razze. Non è un piano concettuale che si dichiara "progressista" e su questa base impone i suoi principi al mondo intero.

È stato un discorso storico quello del Leader, non soltanto della Russia ma di tutto il pianeta e dell'intero genere umano. È molto importante che Vladimir Putin abbia sottolineato quanto il neoliberismo occidentale sia degenerato in una ideologia totalitaria.

Nel medesimo tempo, il nostro Presidente ha evidenziato che l'Occidente non è affatto il nostro avversario. Il vero nemico è l'Élite globalista, fanatica, intollerante, che impone all'umanità regole del tutto impensabili.



Vladimir Vladimirovič Putin (7 ottobre 1952)

È inoltre essenziale dire che questa dissertazione, probabilmente non spontanea ma preparata da tempo, sia già stata confermata da azioni concrete: il trionfale vertice dei BRICS a Kazan e la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali statunitensi.

La scelta è stata fatta a favore dei valori tradizionali e contro la dittatura woke. Gli americani stessi si sono espressi contro la cricca neoliberista, dicendo: "Fuori"!

In questo contesto, il nostro Presidente e il suo odierno discorso di Valdaj appaiono semplicemente profetici. In più, Vladimir Putin non sta solo parlando, sta anche agendo, e una gran parte significativa, la più considerevole del suo piano, è già stata realizzata e il resto lo sarà sicuramente in futuro.

Sempre nella sua esposizione, il Capo dello Stato russo ha sottolineato che i globalisti (unicamente loro e non tutto l'Occidente, poiché ora dobbiamo imparare a scindere questi concetti  in quanto l'America di Trump non è quella  dei Biden,  degli Obama, dei Bush, dei Clinton e dei Soros) volevano abbattere la Russia, spezzarla, ma hanno fallito. Il tentativo di infliggerle una sconfitta strategica non è andato a buon fine, e non vi riuscirà nessuno, mai.

Negli ultimi decenni abbiamo già mostrato al mondo la nostra capacità di difendere i nostri ideali, i valori, il nostro stile di vita classico e la nostra opposizione all'agenda impostaci dalle élite liberali e globaliste.

Ma nelle situazioni difficili degli anni precedenti, quando non avevamo ancora fatto un passo avanti e non potevamo dimostrare la nostra fermezza di resistere in modo così persistente ed efficace alle pressioni della NATO, dei regimi oligarchici e dei loro satrapi, questi stessi pensieri, che oggi Vladimir Putin ha espresso in modo diretto e chiaro, venivano pronunciati con intonazioni leggermente diverse...



Aleksandr Gel'evič Dugin (7 gennaio 1962)

Alekandr Dugin conclude dicendo che oggi però "la Russia è diventata molto più forte e risoluta" e "dopo aver superato prove incredibili", dimostrerà che "l'idea degli ortodossi, di tutte le religioni tradizionali e dei popoli indigeni del Paese", aveva una ragion d'essere "in ogni fase del suo percorso di rinascita".

Essa, che per loro resta "l'unica Madrepatria", avrà il prestigioso ruolo di indirizzare l'umanità "verso un mondo più giusto, umano, equo ed esistenzialmente adeguato".

                                                                                                                Aleksandr Dugin

(La traduzione del testo è di Lorenzo Maria Pacini)

Pubblico un video esplicativo di quanto sta accadendo ora, con le parole di Arnaldo Vitangeli, dal suo canale "Il Puzzle":




Ed ecco come Putin delinea il "Momento della Verità", per Pepe Escobar:

«La performance del Presidente Putin in sessione plenaria Q&A (discorso + domande e risposte) all'incontro annuale del Valdaj Club a Sochi è sembrata un treno ad alta velocità con il cruise control.

Totalmente freddo, calmo, a suo agio, in piena padronanza di un 'Himalaya' di fatti, nessun leader politico ‒ del recente passato e del presente ‒ si sarebbe mai avvicinato a fornire una simile ampia e dettagliata visione del mondo, profondamente maturata in un quarto di secolo al più alto livello geopolitico.

Putin ha iniziato il suo discorso facendo riferimento alla rivoluzione d'ottobre 1917, tracciando un parallelo diretto con i nostri tempi turbolenti: "Il momento della verità sta arrivando". In un chiaro omaggio a Gramsci, ha affermato come un "ordine mondiale completamente nuovo" si stia "formando sotto i nostri occhi".

Il sottile riferimento al recente vertice BRICS di Kazan non poteva sfuggire alle menti critiche della Maggioranza Globale. Kazan è stata una testimonianza viva e vegeta del fatto che "il vecchio ordine sta irrevocabilmente scomparendo, si potrebbe dire che è già scomparso, e si sta svolgendo una lotta seria e inconciliabile per la formazione di un nuovo ordine.

Inconciliabile, innanzitutto, perché non si tratta nemmeno di una lotta per il potere o per l'influenza geopolitica, ma di uno scontro sui principi stessi su cui si costruiranno le relazioni tra Paesi e popoli nella prossima fase storica".

Nel modo più conciso possibile, questo dovrebbe essere considerato l'attuale quadro generale: non siamo impantanati in un riduttivo scontro di civiltà o nella "fine della Storia", che Putin ha definito "miope", ma stiamo affrontando uno scontro sistemico di principi fondamentali.

Il risultato definirà questo secolo ‒ probabilmente il secolo dell'Eurasia ‒ poiché "la dialettica della Storia continua".

Lo stesso Putin ha detto che nel corso delle sue parole si sarebbe lasciato andare a "cenni filosofici". In realtà è andato ben oltre la semplice confutazione di fallacie concettuali unilaterali, come "le élite occidentali pensano che il loro monopolio sia l'ultima tappa per l'umanità" e "il neoliberismo moderno è degenerato in un'ideologia totalitaria".

Riferendosi all'intelligenza artificiale (IA), ha chiesto retoricamente: "L'uomo resterà umano?". Ha elogiato la costruzione di una nuova architettura globale, che si muove verso uno scenario "polifonico" e "policentrico", dove la "massima rappresentanza" è fondamentale e i BRICS stanno "elaborando un approccio coordinato" basato sulla "uguaglianza sovrana".



Summit dei BRICS 2024, a Kazan, nella Russia europea centrale.

Sei principi per lo sviluppo sostenibile globale

La sovranità doveva essere uno dei temi predominanti nel corso del Valdaj Q&A. Putin ha ribadito che la Russia deve "sviluppare una propria IA suprema". Poiché gli algoritmi sono parziali e danno un potere enorme a pochissime grandi aziende che controllano Internet, è imperativo che ci siano "algoritmi sovrani".

Rispondendo ad una domanda sulla sicurezza eurasiatica e sugli Stati Uniti come potenza marittima dominante rispetto ad un'Eurasia multipolare, ha sottolineato il "consenso e il desiderio in essa di un movimento anti-egemonico", e non di una 'aggregazione' costituita "come un blocco".

È questo il fascino della "politica estera multivettoriale" dell'Eurasia, che implica "maggiore indipendenza politica". Un esempio chiave di "armonizzazione degli interessi",  ha sottolineato Putin,  è il partenariato Russia-Cina, ed è anche questo che "ha portato al successo dei BRICS".

Confrontando "l'incapacità dell'Europa di stabilire un sistema di 'indivisibilità della sicurezza' e di 'superare la politica dei blocchi', la stessa ha invece optato per la vasta espansione della NATO".

"Dopo il termine della Guerra Fredda c'è stata l'opportunità di superare tale politica divisoria. Ma gli Stati Uniti avevano paura di perdere il territorio europeo. Così hanno installato quasi una dipendenza coloniale. Onestamente non me lo aspettavo".

Successivamente Putin ha introdotto un'affascinante esperienza personale riferendosi ad una conversazione ‒ in lingua tedesca ‒ con l'ex cancelliere Helmut Kohl nel 1993, quando questi disse apertamente che "il futuro dell'Europa" era legato alla Russia.

Ma tutto ciò ha finito per portare al "problema più importante del nostro continente eurasiatico, quello principale tra la Russia e i Paesi europei: la carenza di fiducia [...]

Quando ci dicono che «abbiamo firmato gli accordi di Minsk sull'Ucraina solo per dare ad essa l'opportunità di riarmarsi, e non avevamo intenzione di risolvere questo conflitto in modo pacifico», di che tipo di fiducia possiamo parlare? [...]

Avete dichiarato pubblicamente che ci avete ingannato! Ci avete mentito e ci avete imbrogliato! Che tipo di fiducia è questa? Dobbiamo tornare ad un'autentica fiducia reciproca".

Putin ha poi aggiunto che l'Europa dovrebbe prendere in considerazione l'idea di diventare  una  parte  integrante  del  concetto  cinese  che discende dalla sua filosofia per la quale essi "non cercano di dominare". Con brio, ha sottolineato che il progetto di commercio e connettività geoeconomico cinese dovrebbe essere interpretato come una cintura, una via comune.

E questo si estrapola dall'Asia centrale, con tutte quelle nazioni "molto giovani nella loro statualità" interessate ad uno "sviluppo stabile". Per la Russia e la Cina, non v'è "concorrenza" nell'Heartland (ved. QUI; ndr): "abbiamo solo cooperazione".




Il Leader russo ha nuovamente enumerato quelli che considera i 6 principi chiave per lo sviluppo sostenibile globale:

apertura dell'interazione (che implica l'assenza di "barriere artificiali"); diversità ("un modello di un Paese o di una parte relativamente piccola di esso non dovrebbe essere imposto come qualcosa di universale"); massima rappresentatività; sicurezza per tutti senza eccezioni; giustizia per tutti (cancellando "il divario tra il 'miliardo d'oro' e il resto dell'umanità); eguaglianza.

"Creiamo civiltà, non guerre"

Per quanto riguarda l'Ucraina, questa è stata la citazione più importante: "Se non c'è neutralità, allora è difficile immaginare qualsiasi tipo di relazioni di buon vicinato tra Russia e Ucraina".

In poche parole: Mosca è pronta a negoziare, ma sulla base dei fatti sul campo di battaglia e di quanto concordato ad Istanbul nell'aprile 2022.

Questo può essere interpretato come un messaggio diretto al Presidente Trump, al quale la porta è aperta: "La Russia non ha danneggiato le sue relazioni con gli Stati Uniti ed è pronta al loro ripristino, ma la palla è nel campo degli americani".

Putin sui presidenti americani (ne ha incontrati diversi) ha detto: "Sono tutte persone interessanti". Su Trump: "Il suo comportamento quando c'è stato un attentato alla sua vita mi ha colpito. È una persona coraggiosa. Si è comportato in modo valoroso". Sulla porta aperta: "Qualunque cosa faccia sta a lui decidere". Poi si è congratulato per la sua rielezione, in forma ufficiale.

Il dialogo potrebbe essere avviato: "Siamo disposti a parlare con Trump".

Il Capo del Cremlino ha inoltre esaltato le relazioni sino-russe, nell'ambito del loro partenariato strategico, come "al livello più alto della Storia moderna". Si è anche vantato del proprio rapporto personale con Xi Jinping. Questo ha spianato la strada alla vera catastrofe allorché si parla di Stati Uniti, Russia e Cina: "Se gli USA avessero scelto una cooperazione trilaterale invece di una doppia tensione, tutti avrebbero vinto".




Un'eccellente domanda dell'economista brasiliano Paulo Nogueira Batista Jr. ‒ ex vicepresidente della NDB, la banca dei BRICS ‒ ha portato Putin a chiarire la propria posizione sulla de-dollarizzazione. Egli ha dichiarato apertamente che "il mio ruolo è quello di veder nascere idee che poi proporremo ai nostri partner".

L'obiettivo principale è "proporre di creare una nuova piattaforma di investimento che utilizzi i pagamenti elettronici". Questo si rivolgerà ai "mercati più promettenti" del prossimo futuro ‒ Asia meridionale, Africa, parti dell'America Latina: "Avranno bisogno di investimenti, di tecnologie". E "strumenti indipendenti dall'inflazione", con una regolamentazione "attraverso le banche centrali e la NDB".

Abbiamo concordato di avere un gruppo di lavoro che si riunisca regolarmente a livello governativo. Non abbiamo fretta".

Ciò mette fine a qualsiasi illazione di un'immediata bomba finanziaria dei BRICS, anche se "i due terzi del nostro commercio sono effettuati in divise nazionali" e tra le Nazioni connesse le cifre sono ugualmente elevate.

Il ponte fra gli Stati-membri sarà presto testato. Quanto alla creazione di una moneta unica, essa è "prematura. Dobbiamo pervenire ad una più grande integrazione delle economie, aumentare la loro qualità ad un certo livello, compatibile".

Poi, il comunicato a sorpresa: "Noi non abbiamo mai voluto abbandonare il dollaro!". Questo spiega perfettamente bene la visuale di Putin sulla de-dollarizzazione: "stanno distruggendo con le loro proprie mani il potere della loro moneta".

Quanto sopra è solo un esempio dell'ampiezza e del respiro dei temi affrontati dal Presidente durante il Valdaj Q&A. Il Forum stesso ha offerto preziose pepite in tutto lo spettro.

Alcuni partecipanti hanno ravvisato ‒ a giusto titolo ‒ l'assenza della "maggioranza della maggioranza": i giovani e le donne. Gli africani sono rimasti impressionati dallo "spirito vivo della burocrazia russa".

Secondo una chiara visione della Cina: "i cinesi non nuotano controcorrente, ma attraversano il fiume e raggiungono l'altra sponda". C'è stato un consenso quasi unanime sul fatto che lo sviluppo dovrebbe essere "basato sui diversi valori culturali delle civiltà" che, invero, è il punto di vista dello stesso Putin. Imperativo è anche il "bisogno di autorità comune" tra i Paesi del Sud del mondo.

Un'intuizione greca è stata particolarmente forte quando si parla di approccio civico alla politica: "Le civiltà non si scontrano. Gli Stati sì". Da qui il nuovo ‒ ludico ‒ motto che potrebbe guidare non solo i BRICS ma l'intera maggioranza planetaria: "Creare delle civiltà, non le guerre".»

                                                                                                                            Pepe Escobar

Pubblicato su Sputnik International
Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

Qui, l'intervento integrale del Presidente Putin al convegno del Valdaj con l'ottima traduzione, in contemporanea, di Mark Bernardini.




Chiosa di Sebirblu

Il tema di quest'anno per il simposio di Sotchi era: "L'ultima pace: su quali basi? Sicurezza generale e pari opportunità di sviluppo nel 21° secolo".

Spero proprio che questo titolo non abbia nulla a che vedere con la frase di San Paolo in 1Tessalonicesi 5, 3: ..."e quando diranno pace e sicurezza, all'improvviso una gran rovina verrà loro addosso, come le doglie ad una donna incinta, e non scamperanno affatto."

Relazione e cura di Sebirblu.blogspot.it

Fonti: QUI e QUI